Le parole del greco Tsitsipas alla viglia del torneo di Montreal. Reduce dai quarti di finale dei Giochi Olimpici – sconfitto dal campione Djokovic – il greco si appresta ad iniziare il torneo consapevole dell’opportunità di tornare tra i primi 10 al mondo.
Stefanos puoi descriverci le sensazioni di gioco sul Centre Court? Darren Cahill ha detto che per i giocatori è difficile sentire la palla, confermi?
Tsitsipas: Qua a Montreal? Non ho ancora avuto l’occasione di giocarci, ho fatto allenamento su altri campi e la palla rimbalzava abbastanza, come solito sui campo duri.
Volevo parlare con te di quello che è capitato a Denis Shapovalov due giorni fa. Squalificato con tre match point a favore, perdendo i soldi guadagnati e i punti, per un diverbio con uno spettatore. C’è una regola chiara per te su quanto successo? Quale è il limite a proposito della frustrazione che si prova su un campo da gioco?
Tsitsipas: Ho visto quanto è successo ma solo velocemente. So che sono volate parole piuttosto colorite dopo il punto, non so chiaramente cosa è successo quindi preferisco non esprimere commenti a riguardo. Peccato sia stato squalificato con match points a favore, non è una cosa che si vede spesso.
So che l’avventura ai Giochi Olimpici per te è finita ma vorrei conoscere la tua reazione alla vittoria dell’Oro Olimpico di Djokovic
Tsitsipas: Gli faccio le congratulazioni. E’ una grande vittoria, un grande traguardo per lui. Non ho visto molto ma so che lui aveva riposto molte speranze affinché ciò accadesse. L’oro era l’unica cosa che mancava al suo palmares da numero uno composto da tanti titoli degli slam. Io ho avuto le mie chances con lui nel secondo set, sono rimasto deluso di aver perso dopo averlo breakkato per due volte. Ma alla fine sono stato battuto dal campione Olimpico. Ho dato il mio meglio a Parigi e spero un giorno di riuscire a conquistare anche io una medaglia.
Molti giocatori hanno parlato della sfida di arrivare qua dopo le Olimpiadi, adattandosi ad un nuovo tipo di superficie. Cosa ne pensi di questo, e cosa significa per te venire a giocare qua
Tsitsipas: A livello emozionale è un onore per me partecipare ai giochi perché si rappresenta il proprio paese. Qua invece rappresenti te stesso, questa è la principale differenza. Il tennis ha un calendario con gli stessi eventi stagione dopo stagione mentre le Olimpiadi ci sono ogni quattro anni. Per me è speciale farne parte e arrivare qua è essenziale per la preparazione della fase finale della stagione, è un torneo importante per me. Non è un opzione essere qua per me, voglio davvero competere. Ho accettato che questo fosse un anno più difficile dei precedenti per via dei Giochi che hanno compresso il mio calendario già fitto di impegni per gli obblighi che abbiamo. Ma sono pronto fisicamente e mentalmente per competere qua.
Con le assenza di Djokovic e Alcaraz senti che il tabellone sia più abbordabile per te o anche per gli altri giocatori?
Tsitsipas: Non ho prestato molta attenzione al tabellone e ai suoi possibili sviluppi. Non sono quel tipo di giocatore. Cerco di sfruttare al massimo le mie possibilità a prescindere dal tabellone, spero di fare strada quest’anno in questo torneo. E’ normale che dopo un torneo Olimpico con determinati obbiettivi di medaglia si venga qua con alte aspettative. Non è facile giocare dopo un torneo Olimpico, ci saranno diversi ritiri, la metà dei giocatori comincerà mercoledì, e dovrò cercare di massimizzare le partite che ho giocato nelle settimane precedenti. Sarebbe stato diverso se ci fossi arrivato con una medaglia. Ma la mia medaglia per questa settimana sarà cercare di essere più vicino ad un ritorno in top ten.
