L’Arctic Race arride ancora ad Alexander Kristoff. L’esperto velocista della Uno-X Mobility si aggiudica anche la seconda frazione della corsa di casa, da Beiarn a Fauske di 178.1 chilometri, battendo il belga Tom Van Asbroek (Israel-Premier Tech) ed il compagno di squadra Magnus Cort, mantenendo così la maglia di leader della gara.
Dopo i primi chilometri c’è subito lo scatto dei quattro uomini che caratterizzeranno la corsa. Si tratta dei due padroni di casa Eivind Broholt Fougner e Storm Ingebritsen (Team Coop), assieme allo svizzero Simon Pellaud (Tudor Pro Cycling) e all’olandese Jelle Johannink (TDT – Unibet Cycling), che partono poco prima del Beiarfjellet Summit (8,7 km al 7,1%).
In un percorso abbastanza mosso, i quattro battistrada toccano i cinque minuti di vantaggio ad inizio giornata, con il gruppo che piano piano inizia a ricucire. Sul dentello del Seljeasnes (1300 metri al 7%, ma con i primi 500 all’11%) attacca Pellaud, seguito da Ingebritsen mentre gli altri due attaccanti alzano bandiera bianca. Lo svizzero però non vuole saperne e a 25 chilometri dal traguardo stacca anche il norvegese, provando così l’assolo. Intanto in gruppo, prima di un tratto in sterrato, una brutta caduta coinvoilge una decina di uomini, tra cui anche il nostro Samuele Zoccarato (VF Group – Bardiani CSF – Faizané) e Lawson Craddock (Jayco-AlUla), fortunatamente senza grosse conseguenze.
Pellaud viene ripreso poco dopo i -10 dal traguardo sotto la spinta del Q36.5, con il gruppo che dunque si ricompatta. Si arriva dunque alla volata, con la Uno-X Mobility che prende in testa l’ultimo rettilineo con Magnus Cort che lancia Alexander Kristoff: per il norvegese è un gioco da ragazzi alzare le braccia al cielo per la seconda volta in fila, mentre Cort, dopo il gran lavoro fatto, chiude addirittura terzo alle spalle di Van Asbroeck.