Agosto è arrivato e con lui le tanto agognate vacanze che, per molti, significano ore di relax sul lettino in spiaggia. Difficile rinunciare alla tintarella, ma in questi giorni su Google sono schizzate le ricerche sul tema dell’allergia al sole. Sempre più persone, infatti, soffrono di questo disturbo o sospettano di esserne affette e desiderano informarsi su come proteggersi ed evitare i danni dei raggi solari. Tra i primi ad accendere i riflettori sull’argomento c’è Aurora Ramazzotti, che ha condiviso la sua esperienza e i suoi consigli in una story su Instagram.
La figlia di Eros Ramazzotti e della conduttrice Michelle Hunziker aveva infatti rivelato nel 2022 di essere allergica al sole e in questi giorni di vacanza è tornata sull’argomento, dando qualche suggerimento a chi, come lei, deve fare i conti con questa condizione: “La mia regola numero uno è stare all’ombra il più possibile“, ha spiegato, come riferisce Il Messaggero. E ancora: “Ovviamente, non esco mai di casa senza protezione solare elevata ad ampio spettro,” ha aggiunto, sottolineando l’importanza di proteggere la pelle dai dannosi raggi UV. La giovane influencer ha anche raccontato dei consigli ricevuti dai medici: “Quello che mi è stato detto è che non c’è molto da fare, a parte ovvi cicli di integrazione pre estate. La cosa più efficace è non esporsi al sole”, ha spiegato Aurora. Per poi concludere: “Non prendete il sole che tanto fa invecchiare. Noi bianchi ma giovani!”.
Una battuta che riflette il suo stile ironico, ma che porta con sé un messaggio importante sulla prevenzione e cura della pelle. L’allergia al sole, nota anche come fotodermatosi, può manifestarsi in diversi modi, dai semplici arrossamenti cutanei fino a eruzioni pruriginose. È fondamentale che chi ne soffre prenda misure preventive, come l’uso di creme solari ad alta protezione, indumenti protettivi e, come suggerito da Aurora, evitare l’esposizione diretta ai raggi solari.
Noi di FqMagazine, avevamo chiesto già nei mesi scorsi alla dottoressa Magda D’Agostino, dermatologa presso il Policlinico Gemelli di Roma, come regolarsi se si soffre di dermatiti fotoallergiche. “Sono state prodotte da pochi anni creme solari che contengono filtri speciali che possono essere applicate per ridurre l’insorgenza di dermatiti fotoallergiche. È importante scegliere quelle specifiche per evitare che le creme solari di scarsa qualità peggiorino la fotoallergia invece di migliorarla”, ha spiegato. E ancora: “L’allergia al sole o fotoallergia è una reazione del sistema immunitario alla luce del sole. Questo disturbo si manifesta la maggior parte delle volte con eruzioni cutanee e prurito. Ci sono diverse tipologie di allergie al sole: la forma più comune è la dermatite polimorfa solare. Ci sono poi altre forme come la dermatite polimorfa solare ereditaria, i cui sintomi iniziano durante l’infanzia o l’adolescenza; la dermatite fotoallergica, una forma di allergia al sole scatenata dall’effetto della luce solare mediante l’interazione con una sostanza chimica o un farmaco assunti o applicati sulla pelle; e l’orticaria solare, una tipologia rara che colpisce più spesso donne giovani, che si manifesta con la comparsa dell’orticaria sulla pelle esposta al sole”.
Quali sono le cause? “Non sono ancora del tutto conosciute. Il sistema immunitario riconosce alcuni componenti della pelle alterata dal sole come ‘estranei’ e l’organismo attiva le difese immunitarie contro di essi. In alcuni casi l’allergia è innescata da fattori esterni, come l’assunzione di alcuni farmaci o l’utilizzo di determinati prodotti chimici (creme, creme solari, profumi) che possono rendere la pelle più sensibile al sole”. “I sintomi possono svilupparsi pochi minuti dopo l’esposizione, ma in alcuni casi possono trascorrere anche diverse ore. In genere sono:
– rossore;
– prurito o dolore;
– presenza di vesciche o bolle;
– presenza di pomfi simili a quelli delle punture di zanzara.