Dopo la sconfitta all’esordio contro il Portogallo di ieri l’imperativo era uno solo, vincere contro una Serbia sempre temibile. Per affrontare con più tranquillità il futuro, per aumentare l’autostima di questo gruppo di ragazze da molti definito con poco talento
Beh, certamente altre spedizioni azzurre avevano giocatrici con un talento naturale incredibile, ma ci sono un paio di appunti da chiarire: Giacchetti se gioca così rientra nella categoria di cui sopra e comunque il talento nel basket non è tutto.
Certo le azzurre si sono complicate terribilmente la vita nell’ultimo periodo, oggi come ieri nell’ultimo quarto l’attacco si è completamente bloccato, ma se ieri il parziale subito ha condannato alla sconfitta oggi il grande vantaggio accumulato nella terza frazione ha permesso alle azzurre di strappare la prima vittoria, seppur col fiatone su una Serbia non certo trascendentale
Protagonista assoluta Giacchetti dicevamo, autrice di 15 minuti spaziali tra triple, penetrazioni acrobatiche e giocate sempre puntuali e precise.
Nella ripresa ha comprensibilmente rallentato ma comunque con lei in campo la squadra ha un altra faccia, non solo offensiva.
Forse oggi Andreoli si è convinto che la coppia giusta è quella di matrice campobassana con Trozzola ad affiancare la stellina con la canotta numero 4.
A farne le spese è Gorini, apparsa fuori partita e poco aggressiva rispetto al solito.
Il coach di Costa ha tentato di mischiare le carte difensivamente alternando spesso zona e uomo con anche qualche momento di zona mista.
Ciò, aldilà di qualche tripla estemporanea, ha dato i suoi frutti perché ha spezzato il ritmo dell’attacco serbo, che è sopravvissuto solo con i tanti rimbalzi in attacco
Comunque sia, il bandolo della matassa è sempre lo stesso: quando la difesa riesce a pungere ne beneficia anche l’attacco, con giochi in transizione ed in campo aperto che hanno aperto il gap.
Quando invece sono costrette a giocare a metà campo le difficoltà aumentano, rifugiandosi spesso nel tiro da 3 costruendo pochino
Ora arriva la Germania per una sfida che deciderà la seconda classificata nel girone; speriamo che le ragazze abbiano acquisito morale e maggior convinzione dei propri mezzi, perché questo gruppo non sgorgherà talento da tutti i pori, ma sarebbe ingiusto affermare che ne sia totalmente sprovvisto
EMMA GIACCHETTI 8: primo tempo da fantascienza, con giocate di talento e comportamento da leader. Cala nella ripresa, qualche indecisione negli ultimi minuti con la Serbia in furiosa rimonta. Partita che comunque rimarrà nel suo curriculum e negli occhi degli appassionati perché sicuramente Emma è una giocatrice speciale
GRETA RAMON 6,5: protagonista di una buona partita, con giocate importanti come i 5 punti in fila in un momento complicato per l’Italia ed una discreta difesa
MARTINA GUZZONI 6: non le entra il tiro da fuori ma è molto attiva anche a rimbalzo e segna un paio di bei canestri
GIORGIA GORINI 5: pochi minuti, Trozzola le ha eroso spazio, nei quali non ne fa una giusta. Partita da dimenticare in fretta, ha le qualità per essere molto incisiva già dalla prossima
GIORGIA CIBINETTO 5,5: parte ancora in quintetto, ancora mascherata. Sbaglia una tripla, poi nello stint successivo si avventura in un azione personale in palleggio. Molto meglio se la prossima volta si posizionerà dietro l’arco ad aspettare gli scarichi
EMMA ZUCCON 6,5: oggi meno brillante di ieri ma sempre velenosa a rimbalzo dove ne conquista 11, e sono quasi tutti strappati alle avversarie. Peccato faccia fatica a convertire in punti le carambole conquistate, rimane comunque un tassello fondamentale per questo gruppo
CATERINA PIATTI 6,5: partita che fotografa bene il suo essere giocatrice: non chiedetele di dominare a rimbalzo, di arrivare prima su una palla vagante o di proteggere il ferro in aiuto. Se innescata a dovere però è capace di offrire punti da dentro l’area e da dietro l’arco, dote non certo comune tra le lunghe, non solo italiane.
NICOLE TORRESANI sv: devo ripetere il commento di ieri, io le avrei dato più minuti
ANITA FRANCHINI 5: con lei ci vuole pazienza. Quando capirà cosa fare e quando farlo avrà il posto garantito in serieA per 10 anni. Fino ad allora però, rischia partite come questa dove commette errori su errori di lettura e di esecuzione, anche se il suo aiuto a rimbalzo è sempre importante
ELISA LEGHISSA 5: necessita urgentemente di migliorare l’uso del corpo. E’ praticamente sempre fuori posizione, o in difesa o in attacco o nel fare blocchi. Le lunghe maturano tardi si dice, quindi tempo davanti ne ha
EMANUELA TROZZOLA 7: il suo plus minus recita 22, di gran lunga superiore a tutte quante le compagne. Non è un caso, perché oggi Emanuela è riuscita a dare tanta energia, punti importanti specie nel primo tempo e poi è quella che meglio conosce Giacchetti
FRANCESCA GRANDE sv: sei minuti in campo nei quali non fa danni, anzi una buona chiusura difensiva. Comunque, troppo poco per un voto
CRISTIANO GARBIN
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