Gregorio Paltrinieri scrive un’altra pagina di storia del nuoto italiano nel mondo e lo fa con una penna d’argento e una firma da uno stile affascinante.
Il palcoscenico è la piscina del Defense Arena nell’ultima giornata delle Olimpiadi di Nuoto di Parigi 2024, dove l’Azzurro ha già vinto il bronzo degli 800 stile libero.
La finale inizia con un passo a sorpresa dello statunitense Bobby Finke, argento degli 800 stile a Parigi 2024 e campione olimpico a Tokyo sia nei 1500 che negli 800, che a differenza della sua solita strategia che lo vede venir fuori in progressione fino all’ultima vasca nuotata a bomba, va subito all’attacco, fin dalle prime bracciate.
Paltrinieri prova a seguirlo con un grande coraggio perché il ritmo è forsennato, mentre l’irlandese Daniel Wiffen, già oro negli 800 con Record Europeo a Parigi 2024 e tra i favoriti di questa finale, resta coperto in quarta posizione.
Ai 400 Finke vira a 3’50”38, seguito da Paltrinieri in 3’52”05 e da Wiffen che sale sulla terza piazza segnando 3’53”30.
Ai 700 metri Wiffen prova a cambiare passo accelerando la sua nuotata, ma Finke e Paltrinieri non mollano davanti e continuano a martellare l’acqua, con lo statunitense che nuota costantemente sotto alla media del Record del Mondo.
Ai 1200 metri Wiffen viene tagliato definitivamente fuori dagli scatenati Bobby Finke e Gregorio Paltrinieri che volano letteralmente sull’acqua, entrambi sotto la media del Record del Mondo.
Gli ultimi 300 metri sono però un’apoteosi devastante dello statunitense Bobby Finke, che per tenere a bada un super Paltrinieri, apre il NOS prima del previsto e va a prendersi il Record del Mondo dei 1500 stile libero fermando il crono a 14’30”67 cancellando il cinese Sun Yang con 14’31”02 delle Olimpiadi di Londra 2012.
Per Gregorio Paltrinieri arriva però una medaglia d’argento pazzesca, conquistata con il crono di 14’34”55, addirittura due centesimi meglio del crono con il quale il carpigiano vinse l’oro a Rio 2016, diventando l’italiano più vincente nel nuoto a una Olimpiade!
Sono contentissimo perché essere a podio di nuovo in questa gara che ho sempre sentito più mia è stupendo – ha dichiarato Gregorio Paltrinieri – Ho fatto tra l’altro quasi lo stesso tempo con cui ho vinto a Rio 2016 ed è incredibile. Ho cercato di stare al ritmo di Finke, non immaginavo partisse così forte fin da subito, poi sappiamo bene che lui ha un finale incontenibile”
L’argento vinto dall’atleta 29enne delle Fiamme Oro e Coopernuoto allenato da Fabrizio Antonelli, quarto in questa specialità a Tokyo tre anni fa e dove però vinse l’argento degli 800 stile e il bronzo della 10 km, è la quinta medaglia individuale vinta in una Olimpiade, un traguardo a cui mai nessun italiano era arrivato prima.
E il traguardo arriva proprio quando a Paltrinieri mancava una medaglia internazionale nei 1500 stile libero dall’argento vinto agli Europei di Roma 2022, un’eternità per un campione che è salito sul podio di questa specialità dal 2012 al 2021, Olimpiadi di Tokyo escluse.
Con questo argento olimpico, Paltrinieri colleziona la 24esima medaglia in vasca lunga in carriera tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei.
Il podio lo chiude l’atleta favorito, l’irlandese Daniel Wiffen, già oro negli 800 con Record Europeo a Parigi 2024, che segna 14’39”63.
È la mia quinta medaglia olimpica, è incredibile, non ci avrei mai scommesso di essere qui a vincere ancora. Tanta fatica, sacrifici e concentrazione tutti i giorni, certamente ci sono stati momenti difficili, ma ho sempre creduto in me stesso e questo ha fatto la differenza. Sono tre giorni che ho la febbre, credo a causa dello stress, è stato tutto difficile da tre a anni a oggi. Adesso manca la 10 km”
Il miglior medagliere dell’Italia alle Olimpiadi Nuoto resta quello di Sydney che risale ormai a 24 anni fa, con 3 ori, 1 argento e 2 bronzi, ma il riscontro del medagliere di Parigi 2024 è migliore di quello di Tokyo di tre anni fa e di un soffio il secondo migliore dopo Sydney con cinque medaglie, 2 ori, 1 argento e 2 bronzi.
L’Italia chiude sesta nel medagliere olimpico del Nuoto alle spalle di Stati Uniti, Australia, Francia, Canada e Cina.
La finale dei 50 stile libero incorona l’eterna svedese vice campionessa olimpica e campionessa mondiale in carica Sarah Sjostrom, che colleziona la doppietta 50 e 100 stile di queste Olimpiadi con il crono di 23”71, seguita sul podio dall’australiana Meg Harris con 23”97 e dalla cinesebronzo iridato a Fukuoka la scorsa estate Zhang Yufei che chiude il podio con 24”20.
La 4×100 misti maschile va alla Cina trascinata da un incredibile Pan Zhanle con un lanciato a stile da 45”92 che porta il quartetto asiatico a trionfare in 3’27”46, seguita dall’argento degli Stati Uniti con 3’28”01 e dalla Francia con 3’28”38.
Prima della conclusione arriva il terzo Record del Mondo queste Olimpiadi con l’oro degli Stati Uniti nella 4×100 misti femminile con il crono di 3’49”63 che migliora il 3’50”49 che la stessa nazionale aveva dai Mondiali di Gwangju 2019, mentre l’argento va all’Australia con 3’53”11, seguita dal bronzo della Cina con 3’53”23.
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