Zheng Qinwen ha fatto la storia. Sembrerà una frase fatta, ma ora più che mai si rivela azzeccata: per la prima volta l’Asia può vantare una medaglia d’oro nel tennis. La tennista classe 2002 ha vinto contro l’esperta Donna Vekic con il punteggio di 6-2 6-3. Ecco le parole della numero sette al mondo.
D. Puoi parlarci di questa opportunità che capita solo una volta ogni quattro anni ovvero quella di vincere le Olimpiadi battendo anche Iga nel percorso?
Zheng: “È stata un’esperienza incredibile per me, ho appena fatto la storia e sono così felice di essere qui in questo momento. Durante il mio percorso alle Olimpiadi ho dovuto combattere molto, fare un sacco di partite: ho quasi perso contro Navarro, Kerber, Swiatek nel secondo set. C’è stata però una forza che mi ha tenuto dentro ad ogni partita e che non mi ha fatto arrendere mai durante le partite. Magari nelle partite normali ho lasciato semplicemente che la partita mi scappasse via, ma per queste Olimpiadi ho resistito e continuato a combattere. Alla fine ce l’ho fatta e soprattutto aver vinto la partita contro Swiatek significa molto per me. Con lei ho perso sei volte e finalmente adesso l’ho battuto e ho vinto uno dei tornei più importanti”
D. C’erano molti fan cinesi qui. Com’è stato sentire tutto questo e qual è stata l’atmosfera sentendo tutto questo supporto per te?
Zheng: “L’atmosfera è stata incredibile, tutto il pubblico cinese urlava per me. Se avessi avuto 19 anni fa penso avrei patito la pressione, ma adesso è stato diverso. Ho mantenuto la calma molto bene e sono molto felice della mia partita”.
D. Hai parlato spesso di Li Na come tua ispirazione. Questa medaglia d’oro ti da confidenza e gioia? Forse sarai tu ora ad essere d’ispirazione per le giovani ragazze cinesi.
Zheng: “Sì, sin da quando ero bambina Li Na è stata la mia ispirazione e ho sempre desiderato diventare una leggenda che può ispirare anche i bambini piccoli, facendoli avvicinare al tennis. Il nostro è uno sport fantastico, sopratutto per le ragazze. Devi combattere, avere forza, essere veloce… È molto complicato. Sono davvero felice di essere qui, di vincere una medaglia d’oro e rappresentare il mio Paese. Voglio sempre migliorare, ma dopo questa medaglia d’oro sento che finalmente posso giocare con più rilassatezza“.
D. Molte persone dicono che hai uno stile internazionale, anche in termini di allenamento oltre che nello stile di gioco. Sei d’accordo?
Zheng: “La mia squadra è internazionale perché credo che il tennis sia così. La mia famiglia mi ha dato molto sostengo e questo lo tengo sempre a mente. Ok, ho una squadra internazionale, ma sono cinese. Quindi non importa dove vado, ricorderò sempre che sono un’atleta cinese“
D. Hai detto che ti sentirai più rilassata in campo dopo aver vinto questo titolo. In quale altro modo pensi che questo ti cambierà?
Zheng: “Sento che questa medaglia d’oro olimpica possa darmi molto perché finalmente posso poter dire alla mia famiglia di aver fatto la storia. In futuro vorrei, nel caso perdessi, ricordami di aver vinto le Olimpiadi che sono più importanti di qualsiasi altro Slam. insomma, dopo una vittoria simile mi aspetto di godermi il tennis in maniera più gioiosa e rilassata, divertendomi”
D. Puoi spiegarci come sono state le tue sensazioni dall’inizio alla fine di questa finale? Magari facendo un confronto a quella dell’Australian Open
Zheng: “Ricordo quando mi sono presentata in finale all’Australia Open, ero nervosissima, sentivo le mie gambe pesanti, non sono riuscito a raggiungere nemmeno il 50% del mio livello in quella gara. In questa finale è stato diverso, anche il fatto di aver finalmente battuto la Swiatek”
D. Hai parlato dei tuoi genitori…
Zheng: “Loro hanno fatto molti sacrifici per me. Quando avevo dodici anni, mia mamma ha lasciato il suo lavoro per permettermi di giocare a tennis. Mi è stata dietro nella mia cura del sonno, della dieta. Sa quanto è importante quando sei giovane. Mio padre mi ha sempre spinto tanto dicendomi di dare il massimo. Anche durante il capodanno cinese mi ha portato in pista per correre, mi faceva salire e scendere le scale. Insomma, qualsiasi cosa solo per tenere attivo e migliorare il mio corpo. I miei genitori mi hanno insegnato la disciplina, a rimanere concentrato nei miei sogni e la cosa più importante è stata che loro hanno sempre creduto in me”
D. Penso che tu abbia iniziato a seguire il tennis anche per le prestazioni di Roger Federer alle Olimpiadi di Pechino…
Zheng: “Beh, non ho visto molto quella edizione perché avevo sei anni e io ho iniziato a sette. È vero però che Federer è sempre stato uno dei miei primi idoli. Il modo in cui gioca è così elegante, penso che nessuno possa arrivare al suo livello nonostante molti cerchino di copiarlo. Io guardo i suoi video, studio la sua tecnica e le sue tattiche, le sue emozioni. Vorrei tanto parlare con Roger e lasciare che mi insegni qualcosa. “