CIVIDALE. È stato uno dei “padri fondatori” del Museo degli alpini nella Grande Guerra, realtà che sotto la sua guida ha preso forma, si è consolidata ed è diventata via via più attrattiva: il primo maresciallo luogotenente Antonio Giugliano, un pilastro della sezione dell’Ana di Cividale, se ne è andato venerdì 2 agosto, all’età di 67 anni, stroncato da un malore che lo aveva colto giorni prima.
Straziato per la perdita il mondo locale delle penne nere, per il quale Giugliano rappresentava un solido punto di riferimento, profondamente addolorata l’amministrazione, che nell’alpino, contraddistinto da un forte spirito collaborativo e propositivo e pronto a mettersi a disposizione per qualsiasi necessità, ha sempre trovato un prezioso supporto.
La notizia delle sue ormai gravissime condizioni di salute ha offuscato il momento di festa per il conferimento – deliberato dal consiglio comunale nella seduta di due giorni fa – della cittadinanza onoraria sia all’Ana cividalese, di cui ricorre il centenario di fondazione, che alla Brigata Alpina Julia: a Giugliano è corso, in apertura dei lavori, il pensiero commosso e riconoscente del sindaco Daniela Bernardi, cui ha fatto seguito, poco dopo, l’omaggio dell’assessore Giuseppe Ruolo. «Perdiamo – ha detto – un cittadino modello, attivissimo, entusiasta, pieno di idee. Il suo apporto è stato fondamentale per l’ottenimento del contribuito grazie al quale abbiamo avviato i lavori di ristrutturazione del Museo nella vecchia stazione, nonché per la gestione della caserma dismessa Francescatto».
Cariche di gratitudine anche le parole dell’assessore alla cultura Angela Zappulla e del già presidente Ana Pierluigi Parpinel, che insieme al primo maresciallo luogotenente ha curato l’allestimento del sito espositivo: «Antonio – ricorda – faceva parte del gruppo di sottufficiali del disciolto 76° Napoli che rimasero nella città ducale indossando con orgoglio il cappello alpino, passati in servizio all’8° Reggimento. Gli fu affidata la manutenzione della Francescatto e delle strutture militari di Tarvisio, Venzone e Gemona in gestione al reparto. Era anche volontario nella squadra di Protezione civile dell’Ana».
I funerali dell’alpino, che lascia la moglie Lina e tre figli, saranno celebrati alle 17 di martedì 6 agosto in Duomo, dove lunedì 5 agosto, alle 18, verrà recitato un rosario in memoria del defunto.