Remco Evenepoel, voto 10: come di consueto detta la sua legge con uno, due, tre scatti. L’unico a resistere è Madouas, poi il francese deve arrendersi nell’ultima tornata. Addirittura, per quanto ha dominato, Evenepoel può permettersi di forare a tre chilometri dall’arrivo e nonostante ciò vincere con oltre un minuto di margine rispetto ai rivali. Dopo l’oro a cronometro ecco quello nella prova in linea, oggi sfruttando anche il gioco di squadra (van Aert ha annullato in gruppo van der Poel).
Valentin Madouas, voto 9: una gara eccezionale da parte del transalpino. Si nuove nel momento giusto e si ritrova davanti con il poi vincitore Evenepoel. Prova anche a collaborare, poi è costretto a non dare cambi ed il belga lo stacca. Le forze restanti bastano ed avanzano per andarsi a prendere un argento che vale tantissimo davanti al pubblico di casa.
Christophe Laporte, voto 8: il più attivo tra i francesi in gara, va a prendersi una medaglia di bronzo più che meritata, completando un podio per due terzi fatto da padroni di casa. In stagione aveva deluso a più riprese, nel momento giusto si fa trovare pronto.
Attila Valter, voto 7: una gran beffa per l’ungherese. Chiude quarto e festeggia, magari pensando di non avere davanti Madouas. La sua gara era stata quasi perfetta.
Toms Skujins, voto 7,5: sulla prima accelerazione di van der Poel e van Aert è uno dei pochissimi a tenere il passo. Poi il lettone prova ad andare a caccia delle medaglie, ma deve accontentarsi della top-5.
Mathieu van der Poel, voto 5: era il più atteso, ma non aveva la gamba dei giorni migliori. Il suo primo attacco aveva fatto esultare il pubblico, ma, con van Aert alla ruota, non è andato molto lontano. Ci ha riprovato nella tornata successiva, senza però fare il vuoto. Alla fine si arrende anche nella corsa alle medaglie.
Wout van Aert, voto 6,5: anche oggi probabilmente ha perso da gregario. Si piazza sulla ruota di van der Poel e non lo lascia mai andar via. Poi, quando Evenepoel fa il vuoto, si limita a difendere il capitano.
Italia, voto 4: soli tre uomini a disposizione di Daniele Bennati, uno dei quali, Elia Viviani, chiamato in causa solo per guadagnare un posto in più in chiave pista. Il vincitore dell’omnium di Rio si fa vedere nella prima parte andando all’attacco, poi, salvo dopo il primo attacco di Evenepoel ad 80 km dal traguardo, gli azzurri scompaiono dalla corsa. Bettiol è ventitreesimo, veramente una gara da dimenticare.