TRIESTE C’è stato un tempo in cui i giovani italiani seguivano un telefilm intitolato “Saranno Famosi” in cui venivano narrate le storie di alcuni ragazzi che frequentavano la School of performing arts di New York. I protagonisti erano impegnati tra lezioni di canto, di musica, di recitazione, di danza e anche a preparare gli spettacoli che venivano allestiti dalla scuola. Entrando in Sala Bartoli in questi giorni, al Rossetti, sembra di poter vivere quell’atmosfera.
[[ge:gnn:ilpiccolo:14528703]]
A mettersi alla prova, in questo caso, c’è un gruppo di talentuosi giovani (non erano nemmeno nati, all’epoca del telefilm) che vivono un’esperienza davvero unica partecipando a The Academy. Un corso fondato da due superstar del musical come Earl Carpenter e Ramin Karimloo, nato in partnership con il teatro Stabile del Fvg e che si avvale di un nutrito numero di professionisti che seguono i partecipanti durante le lezioni come Michela Agius, Olivia Brereton, Annette Mclaughlin, Giorgia Romeo, Rohan Tickell Jaye Elster e Christoper Guard.
[[ge:gnn:ilpiccolo:14528703]]
La settimana è stata impegnativa. I corsi partono dal mattino, alle 8.30, con il riscaldamento, e proseguono fino alle 20.30 con due pause di un’ora per pranzo e cena, eppure basta guardare i ragazzi per capire che quello che stanno ottenendo da queste giornate va ben oltre la stanchezza. Si chiamano Camilla Anglesio, Sofia Filippaz, Peter Malič, Giovanni Parlanti, Valentina Rizzo, Annamaria Serda, Daniele Sormani, Georgia Sourla, Sofia Spoto, Erica Trinchera e Alice Wilcze, sono principalmente italiani, ma ci sono una ragazza greca e una croata.
[[ge:gnn:ilpiccolo:14528705]]
Lezioni in inglese: canto, ballo e recitazione, pilastri su cui si fonda il genere musical e tante prove. Alice è arrivata da Roma: «Sto studiando per entrare in un’accademia a settembre e mi sembrava una ottima opportunità per conoscere il musical e il metodo di lavoro del West End. Mi sono appassionata al musical qualche anno fa - racconta - quando per caso ho visto “The phantom of the opera” a Broadway e ne sono rimasta folgorata. Ho iniziato a studiare canto, danza e recitazione in modo serio, poi ecco i corsi di musical. Sta andando molto bene, gli insegnanti sono molto bravi e ci supportano. Stiamo imparando non solo dal punto di vista tecnico, ma anche dal punto di vista umano, capendo anche come si muovono gli artisti nella sfera teatrale inglese».
[[ge:gnn:ilpiccolo:14528706]]
Con lei anche Sofia, arrivata dalla Sicilia: «Fin da bambina ho avuto una grande passione per la musica e anche per la recitazione e penso che il musical possa essere il giusto connubio. Questa è la mia prima esperienza in una masterclass di questo tipo e al di là del gruppo che si è venuto a creare, che è davvero bellissimo, i professori sono molto professionali e sanno sempre darci il giusto consiglio per migliorarci».
Erica invece arriva da Firenze anche se è nativa di Crema. «Sono già diplomata in un’accademia di arte drammatica, quella del Teatro Nazionale della Toscana - spiega - sono quindi attrice di prosa ma appassionata di musical. È un’esperienza per capire come funzionasse questo mondo ed effettivamente il corso si sta rivelando fantastico».
Tra i giovani c’è anche qualche triestino, come Peter, che ha già portato a termine gli studi in un’accademia dedicata al doppiaggio. «La mia idea è quella di fare l’attore - spiega - ma ho voluto mettermi in gioco e prendere parte a questo corso per potere avere nuove nozioni da punti di vista diversi sulla recitazione e devo ammettere che sta andando bene, questo percorso mi sta dando tanta gioia».
E sarà molto di più quello che porteranno a casa perché possono fare tesoro di tutti i suggerimenti che vengono loro dati dai professionisti che li stanno seguendo, che spiegano loro non solo da dove arrivano i brani o i testi che affrontano, ma anche quali sono i segreti che nascondono.
L’attesa è grande anche per stasera, 3 agosto, quando, alle 21, per loro si accenderanno le luci del grande palco allestito in piazza Verdi, dove si esibiranno insieme agli insegnanti e allo stesso Earl Carpenter, regalando un brivido a tutta la città. —
RIPRODUZIONE RISERVATA