MUGGIA Controlli a tappeto nelle strade, nelle spiagge, nei parchi e presto negli autobus. Ma anche le multe che hanno sanzionato comportamenti indecorosi e indagini sulle violenze, in particolare quelle sui pestaggi a pagamento tra ragazzini e ragazzine.
Muggia resta la “sorvegliata speciale” di questa prima parte d’estate, dopo i casi di bullismo, risse e atti vandalici con protagonisti gli adolescenti che ogni giorno si spostano in autobus da Trieste alla cittadina rivierasca. Il sindaco Paolo Polidori ha già messo in campo gli steward da affiancare ai pattugliamenti delle forze dell’ordine, proprio per contrastare la recrudescenza del fenomeno.
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Nei prossimi giorni anche i bus saranno monitorati: la questione è stata discussa in Prefettura in sede di Comitato per la sicurezza alla presenza, oltre che di Polidori e dei vertici di Polizia, Carabinieri e Polizia locale, anche del presidente della Trieste Trasporti Maurizio Marzi Wildauer. La società, che si avvalerà di fondi regionali, ingaggerà un servizio di vigilanza privata per le linee 20 e 7, quelle utilizzate dai giovani per spostarsi nel centro di Muggia, sul Lungomare Venezia e sul molo T. Perché, come appurato in queste settimane, anche a bordo dei bus si verificano situazioni di tensione o di disturbo, oltre che nella stazione delle corriere di piazzale Curiel. Sono vari i video che documentano le aggressioni tra ragazzini in quella piazza.
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Episodi a cui si sono associati anche comportamenti ritenuti contrari a quanto previsto dal Regolamento di polizia urbana e quindi sanzionati dalla Polizia locale: cinque i giovani (quattro minori e un maggiorenne) multati finora; sono stati pizzicati dagli agenti della municipale mentre si aggiravano per Muggia a torso nudo (50 euro), urinavano per strada (500 euro) o sputavano per terra (300 euro). Le sanzioni vengono notificate a casa di questi ragazzini: le famiglie dunque avranno contezza dell’accaduto.
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L’altro fronte è investigativo e riguarda i fatti più gravi: le risse tra adolescenti e i pestaggi organizzati, quelli per i quali è previsto anche un pagamento per chi assiste. In altre parole, come emerso, i teenager mettono dei soldi – cinque o dieci euro – per guardare gli amici che si tirano sberle, pugni e a calci. Questi incontri si inscenano sia in strada (nel piazzale della stazione degli autobus) sia negli edifici abbandonati, soprattutto villa Cossich di fronte al molo T.
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C’è un video, in particolare, che ha fatto il giro dei social, dei giornali e delle televisioni, anche a livello nazionale, in cui si vedono due minorenni poco più che bambine che si prendono a schiaffi e si tirano i capelli. Tutto questo mentre altri adolescenti attorno filmano con il cellulare e gridano divertiti incitando le due ragazzine a farsi più male. Stando a quanto venuta a galla, i giovani organizzano questi “match” in chat indicando la quota di denaro per poter far parte del pubblico, oltre al luogo della sfida.
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In questi giorni la Polizia del Commissariato di Muggia sta raccogliendo informazioni per identificare i partecipanti, per risalire alle “menti” di questi appuntamenti “ludici” ma violenti e capire con quale frequenza si sono ripetuti. Quanti pestaggi del genere si sono già verificati? Al momento si ha certezza di due episodi, ai quali si aggiungono le risse e le aggressioni in strada. In base all’entità del fenomeno la Questura deciderà se affiancare all’inchiesta anche la Squadra mobile.
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Gli elementi raccolti – gli accertamenti riguarderanno pure i canali social – finiranno nei verbali della Polizia e potranno costituire vere e proprie comunicazioni di notizie di reato da trasmettere all’autorità giudiziaria, in questo caso la Procura dei minorenni.
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