Stefano Volpe / PADOVA
Sarà stato anche un mercato, per ora, quasi immobile, ma rispetto all’anno scorso il Padova ha già dimostrato di avere un top player in più. È il portiere Mattia Fortin, che nell’amichevole di ieri contro il Sassuolo ha confermato tutte le ottime referenze che continuano a circolare sul suo conto, disputando una partita monumentale e tenendo a galla i suoi con una serie di parate decisive fin quando non è uscito tra gli applausi del pubblico.
Si spiega anche così lo striminzito 1-0 maturato a ridosso del novantesimo con il quale il Sassuolo ha piegato il Padova infliggendo ad Andreoletti la prima sconfitta del precampionato. Ma è una sconfitta assolutamente dolce, visto che i biancoscudati, pur soffrendo come era prevedibile, hanno tenuto testa senza sbandare a un avversario di una categoria superiore. Anzi, si potrebbe anche dire di una categoria e mezzo superiore, visto che i neroverdi continuano a tenere in organico tanti giocatori protagonisti nelle scorse stagioni in Serie A. Uno di questi è Laurientè, che appena un anno fa sembrava destinato a spiccare il volo verso qualche big, mentre adesso si trova impelagato in Serie B e ieri ha voluto dare un saggio delle sue doti, facendo il diavolo a quattro sulla sinistra. Un paio di volte è stato murato da Fortin, mentre in avvio ci è voluto un intervento di Perrotta sulla linea per salvare lo 0-0. Il giovane portiere cresciuto nel vivaio di viale Rocco è stato provvidenziale nel primo tempo anche su Boloca e Racic, ma il Padova non ha badato solo a difendersi. Anzi, al 18’ avrebbe anche trovato il gol con un altro giovanissimo gettato nella mischia da Andreoletti. Il classe 2007 Tumiatti, schierato al fianco di Russini alle spalle di Spagnoli, si è incuneato in area e ha segnato in diagonale, ma l’arbitro ha annullato per fuorigioco.
Nella ripresa Andreoletti ha cambiato dieci undicesimi della squadra, lasciando in campo solo Fortin, per non sovraccaricare troppo i suoi in vista della sfida di Coppa di domenica a Cesena. Grosso, al contrario, ha fatto meno rotazioni e il Sassuolo ha continuato a spingere, colpendo addirittura tre pali e venendo stoppato altre due volte dal solito Fortin. Il muro biancoscudato crolla solo a tre minuti dal novantesimo quando Volpato parte da sinistra, si accentra e scarica un mancino che colpisce il palo prima di insaccarsi nella porta difesa dal neo entrato Carniello.
Il Padova, che ha fatto a meno, oltre che di Cretella, anche degli acciaccati Liguori, Valente e Bortolussi, esce comunque con buone sensazioni dallo stadio Ricci. «È stata una partita diversa dalle altre perché quando incontri un avversario di questo livello diventa complicato replicare quello che abbiamo provato in allenamento», l’analisi di mister Andreoletti. «Tuttavia, specialmente in alcune fasi del primo tempo ci siamo mossi bene e siamo riusciti a impensierire il Sassuolo. Nella ripresa abbiamo fatto più fatica, ci siamo difesi con le unghie e con i denti e Fortin si è reso protagonista di una prestazione di grande livello. Nel complesso sono soddisfatto perché non abbiamo rinunciato a giocare anche contro un avversario così forte».
Oltre a Fortin ha stupito la scelta di lanciare Tumiatti dal primo minuto. È un segnale che questo giocatore può restare nel gruppo anche durante la stagione? «Non sono frasi di circostanza quando dico che i giovani stanno lavorando bene. È ovvio che devono crescere, ma se sono qui è perché sono tutti all’interno del progetto. Vale per Tumiatti così come per Targa e Montrone. Allo stesso tempo non sono ancora pronti per giocare dal primo minuto in Coppa Italia».
A proposito, ha già le idee chiare su chi scenderà in campo domenica a Cesena? «No, ho ancora dubbi perché i ragazzi mi stanno mettendo in difficoltà».