L’Italia della ginnastica artistica si sta regalando enormi soddisfazioni alle Olimpiadi di Parigi 2024: la medaglia d’argento nella gara a squadre è un risultato epocale (l’unico precedente era vecchio di 96 anni), che certifica l’enorme caratura del movimento dell’intera Nazione; il quarto posto di Alice D’Amato nel concorso generale individuale, a un solo centesimo dal bronzo, finisce negli archivi come il miglior risultato di un’azzurra sul giro compleso, dopo aver accarezzato un sogno che sembrava quasi impronunciabile.
Il Bel Paese ha anche raggiunto il record di finali di specialità nella stessa edizione dei Giochi (addirittura cinque), anzi in un colpo solo ha superato il numero di atti conclusivo raggiunti in un secolo intero. Alice D’Amato ha conquistato ben tre finali di specialità: parallele asimmetriche (sesta, 14.666), trave (settima, 13.866) e corpo libero (quinta, 13.700). Manila Esposito festeggia una spettacolare doppietta: corpo libero (settima, 13.633) e trave (sesta, 13.966).
Fin dove possono spingersi le azzurre? Quali sono le loro reali ambizioni? La gara alle parallele asimmetriche si preannuncia stellare e con una concorrenza mastodontica, ma attenzione perché errori e cadute possono essere sempre dietro l’angolo. Alice D’Amato parte da 6.3 e nel turno preliminare si è spinta fino a 14.666 (ma attenzione al 14.800 visto nella finale all-around). Davanti viaggiano davvero molto forte: l’algerina Kaylia Nemour è la candidata al titolo (15.600), la cinese Qiyuan Qiu è la Campionessa del Mondo in carica (15.066, ma sbaglia parecchio), la statunitense Sunisa Lee è la Campionessa Olimpica all-around e bronzo a cinque cerchi su questo attrezzo (14.866, replicato ieri sera), la belga Nina Derwael è la Campionessa Olimpica di specialità (14.733), poi ci sono anche la cinese Yihan Zhang (14.700) e la britannica Rebecca Downie (14.666). Insomma ad Alice servirebbe un’esecuzione impeccabile, magari combinata a qualche sbavatura di alcune avversarie.
La trave è la lotteria per eccellenza: qui le cadute sono all’ordine del giorno e spesso le finali si rivelano terreno di caccia per le outsider. Manila Esposito ha ottenuto 13.966 in qualifica, ma concedendo cinque decimi sul suo potenziale massimo di difficoltà (6.1): sognare non è impossibile, a patto di essere impeccabile con la migliore nota di partenza e sfruttando qualche sbavatura altrui. Basti vedere il 14.200 confezionato nella finale individuale di ieri per capire il suo potenziale. Le favorite della vigilia sono la statunitense Simone Biles (14.733, Campionessa del Mondo in carica e a caccia del primo oro olimpico in questa specialità) e la cinese Yaqin Zhou (14.866 nel turno preliminare per battere l’americana, argento iridato in carica). Anche la brasiliana Rebeca Andrade è molto quotata (14.500), più alla portata l’altra americana Sunisa Lee e la rumena Sabrina Maneca-Voinea. Siamo partiti da Manila Esposito perché è la Campionessa d’Europa di specialità e ha un potenziale teoricamente più elevato di Alice D’Amato (13.866).
Attenzione al corpo libero, perché le maglie potrebbero aprirsi: Simone Biles e Rebeca Andrade daranno vita a un duello monumentale (con il fenomeno a stelle e strisce favorito), ma per il terzo gradino del podio Alice D’Amato e Manila Esposito se la possono tranquillamente giocare con la statunitense Jordan Chiles (13.866), la rumena Sabrina Maneca-Voinea (13.800) e la cinese Yushan Ou (13.633), mentre la giapponese Rina Kishi è una outsider (13.600). Manila Esposito è la campionessa d’Europa di specialità, attenzione però al fattore stanchezza dopo una settimana di gare.