TRIESTE. L’Italia applaude l’oro conquistato dalle schermitrici Alberta Santuccio, Rossella Fiamingo, Mara Navarria e Giulia Rizzi.
Ma quando si parla di scherma a cinque cerchi non si possono non ricordare i nomi delle triestine Irene Camber e Margherita Granbassi.
Camber, classe 1926, scomparsa il 23 febbraio scorso, prese parte a cinque Olimpiadi ed è stata la prima italiana a vincere un oro olimpico nella scherma.
La prima Olimpiade di Irene risale a Londra 1948 dove l’atleta della Sgt si destreggia molto bene nel singolo arenandosi solo in semifinale.
Ad Helsinki 1952 la 26enne arriva sino alla finalissima dove riesce a battere la magiara Ilona Elek-Schacherer: sarà l’unica medaglia azzurra della spedizione finlandese. Sarà la prima medaglia italiana femminile della scherma ad una Olimpiade.
Nel 1960 a Roma arriva un’altra medaglia olimpica. Quella di bronzo, ottenuta nella gara a squadre assieme ad Antonella Ragno, Claudia Pasini, Velleda Cesari e Bruna Colombetti.
Nel 1964 a Tokyo la quarta Olimpiade, dove Camber viene convocata senza però essere inserita nelle gare a squadra.
A 12 anni di distanza Irene partecipa alla sua quinta e ultima Olimpiade, a Monaco di Baviera, questa volta nelle vesti di commissario tecnico del fioretto, dove contribuisce alla vittoria dell’oro nel singolo di Antonella Ragno.
Granbassi, classe 1979, ha partecipato a due Olimpiadi.
Nel 2004, dopo aver messo nel curriculum la vittoria ai Mondiali a squadre di New York, si qualifica per i Giochi di Atene dove si piazza al decimo posto nella gara individuale di fioretto.
Nonostante diversi problemi al ginocchio, nel 2008, dopo aver conquistato un argento europeo, prende parte alle Olimpiadi Pechino.
In Cina la 29enne triestina arriva sino alle semifinali nella gara individuale dove viene sconfitta dalla connazionale Valentina Vezzali.
Nella finale per il terzo posto Granbassi riesce a battere per 15-12 un’altra atleta azzurra, Giovanna Trillini, ottenendo così la medaglia di bronzo.
Cinque giorni dopo Margherita mette in cassaforte la seconda medaglia di bronzo grazie al terzo posto conquistato nella gara a squadre assieme alle compagne Giovanna Trillini, Valentina Vezzali ed Ilaria Salvatori.
