Ridurre lo spreco idrico, migliorare la depurazione e la rete fognaria a beneficio dell’ambiente.
Principi che Hydrogea, la società pordenonese che ha in capo una ventina di Comuni della provincia ha declinato con un piano di investimenti che, nel periodo 2024-2029 – ora i piani vanno redatti con la scadenza temporale di sei anni – batte a circa 64 milioni di euro, tenuto conto dei finanziamenti Pnrr e di quelli Pniissi (Piano interventi infrastrutturali sicurezza nel settore idrico) che la società ha ottenuto anche stringendo alleanze e presentando progetti con le altre società del capoluogo.
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La collaborazione coi Comuni
Il rapporto tra il gestore e i Comuni soci si è fatto più teso da quando c’è in ballo il tema dell’aggregazione tra aziende del sistema idrico integrato. Nell’ultimo consiglio dei rappresentanti dei Comuni – quello sospeso e aggiornato a fine mese per arrivare alla scelta del soggetto con cui fondersi – i Comuni hanno chiesto al presidente Fabio Santin di essere coinvolti nella preparazione del piano degli investimenti.
Detto fatto la scorsa settimana Santin ha convocato i Comuni (tre incontri suddivisi per ambiti) ma la partecipazione è stata scarsa. «Confermo che c’erano sette sindaci su venti, comunque gli incontri richiesti sono stati fatti» si limita a dire il presidente.
Il piano elaborato, sottolinea Santin con il direttore Renato Villalta, è particolarmente ambizioso se si considera che dalla nascita della società (nel 2011) gli investimenti hanno raggiunto i 45 milioni.
Investimenti a Pordenone
Per quanto riguarda la città, gli interventi nel 2020 e 2021 hanno impegnato 3,5 milioni e mezzo di euro ad anno, nel 2022 circa 1,8 milioni e lo scorso anno 655 mila euro.
Da qui ai prossimi sei anni, sono previste opere per 15 milioni, di cui il picco sarà tra questo e il prossimo anno con il completamento della gronda di Torre (più di 5 milioni), la realizzazione della dorsale da via Ungaresca, vial Turco, via Pionieri dell’Aria e la futura caserma in Comina (2,4 milioni) e l’intervento importante (circa 1,3 milioni di euro) che riguardano l’impianto fotovoltaico di circa 500 kilowatt di potenza. Il progetto prevede anche la riqualificazione del campo pozzi di via Fornace.
Aviano
Un intervento molto importante (si parla di circa sei milioni di euro di opere) ricadrà in comune di Aviano, dove negli anni non sono mancati i problemi. Intercettata la falda freatica a Marsure, sarà rifatto il campo pozzi (bypassata la condotta dal laghetto di Giais alla centrale di potabilizzazione di via Barizza).
La dorsale dalla zona industriale a Pedemonte garantarirà un ulteriore livello di sicurezza alle condotte che riforniscono il Centro di riferimento oncologico.
Interventi strategici
Un ruolo decisvo lo hanno i piani condivisi con gli altri gestori, che hanno permesso di attingere a fondi europei. Il masterplan per la distrettualizzazione delle perdite ha permesso a Hydrogea di intercettare 3,8 milioni su un investimento di più di cinque. Un altro esempio è l’hub fanghi – 12 milioni di cui 10 di fondi Pnrr – nell’impianto Cafc di San Giorgio di Nogaro per raccogliere tutti i fanghi di depurazione prodotti in regione. Sempre con fondi Pnrr Hydrogea sta investendo 1,5 milioni per l’«adeguamento e potenziamento dell’impianto di depurazione di San Giovanni di Polcenigo per accogliere le acque reflue di Budoia.
È prevista la copertura con fondi Pniissi, invece, per la connessione nord-sud tra l’acquedotto destra Tagliamento e la dorsale ovest-est (19 milioni) e per l’impianto di accumulo a San Francesco di Vito D’Asio, sempre acquedotto destra Tagliamento (6,3 milioni).
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