Sofia Morini, Giulia D’Innocenzo, Matilde Biagiotti e Giulia Ramatelli non riescono nel miracolo della 4×200 femminile. Le azzurre si fermano al nono posto nella gara olimpica della Defense Arena, provando a dare il possibile dopo una prima batteria in cui i ritmi hanno messo subito il nostro quartetto in una situazione difficile.
Ma fermiamoci alla seconda batteria: il primo posto viene immediatamente messo sotto chiave dall’Australia con Lani Pallister, che tenta immediatamente la fuga dopo nemmeno i primi 200 metri, con Jamie Perkins, Brianna Throssell e Shayna Jack che devono solo chiudere il lavoro: il primo posto è praticamente in ghiaccio in 7’45”63.
L’Italia ci prova, con tutte le possibilità e le energie che ha in corpo. Morini è costante e lascia ben sperare con il terzo posto dopo 200 metri, mentre D’Innocenzo e Biagiotti riescono a mantenere il quartetto azzurro in linea di galleggiamento. Purtroppo l’1’59”37 di Giulia Ramatelli è un crono troppo alto, subendo il ritorno della cinese Yaxin Liu e della canadese Mary-Sophie Harvey.
Le azzurre dunque rimangono escluse dalla finale con il nono crono in 7’55”29, con poco meno di un secondo di ritardo dall’ultimo tempo della Nuova Zelanda. Australia straprima nella finale in 7’45”63 e quasi sette secondi su Ungheria e Cina, poi gli Stati Uniti