La pista d’atletica e lo stadio Opitergium verranno rimessi a nuovo. La giunta di Maria Scardellato ha trovato tutte le coperture necessarie a finanziare i lavori da 1,4 milioni di euro che permetteranno all’amministrazione comunale di rimettere in sesto uno dei principali impianti sportivi cittadini riportando a Oderzo anche le gare di atletica leggera.
I soldi arrivano per metà dal bando Sport e Periferie emesso da Sport e Salute, per l’altra metà dal bilancio comunale: l’amministrazione ha deciso di stanziare per questi lavori gli introiti arrivati nelle casse di Ca’ Diedo da Cellnex Italia, ditta che gestisce un numero di impianti per la telefonia, e dall’avanzo di bilancio 2023: «Proseguiremo ora con il progetto esecutivo e poi avvieremo la gara d’appalto», ha detto in consiglio comunale Lara Corte, assessore ai lavori pubblici.
Le intenzioni della giunta sono quelle di rifare la pista e le pedane usate dalle associazioni di atletica leggera che operano anche oggi nello stadio, facendo i lavori necessari a consentire all’impianto di tornare a ospitare le gare dopo moltissimi anni. Ma non solo: allo stesso scopo verranno raddoppiata la pista per il salto in lungo e il salto triplo, la pedana per il lancio del giavellotto e del getto del peso, quella per il salto in alto e per il lancio del martello e del disco.
Verranno anche illuminate le uscite e si lavorerà sulle barriere architettoniche. E accanto all’esigenza di favorire la pratica sportiva agonistica in città, al Comune da tempo interessava abbassare il più possibile i costi di gestione dell’impianto stesso.
È per arrivare a questo risultato che verrà efficientata l’illuminazione dei fari (le lampadine a led permetteranno di risparmiare il 35% dell’energia consumata oggi) e che verrà installato un impianto fotovoltaico: «Installeremo l’impianto più potente che riusciremo a collocare sul lato sud, quello più esposto al sole», ha proseguito Corte.
In questo modo l’amministrazione riuscirà a rispondere anche a una richiesta espressa tempo addietro dall’Opitergina, la società calcistica che gestisce l’impianto sportivo: era stata proprio l’associazione a chiedere che le bollette venissero in qualche modo ridotte, dal momento che già prima della crisi energetica del 2022 all’Opitergina non bastavano 40 mila euro ogni anno per pagare le bollette che le arrivavano per luce e riscaldamento. La proposta è passata con i voti della maggioranza e l’astensione delle opposizioni.
Queste ultime hanno visto Daniele Bellinzani, consigliere di “Oderzo bene comune”, chiedere che dopo i lavori la pista venga aperta al pubblico magari dietro iscrizione a una delle associazioni che utilizzano gli impianti: «Non credo sarà possibile farlo.
Gli impianti potranno finalmente essere utilizzati dalle scuole e dalle associazioni sportive: già oggi nello stadio ne operano due di atletica e gli orari vengono decisi in modo tale da non far accavallare i vari allenamenti», ha detto la sindaca Maria Scardellato: con queste premesse, difficile trovare buchi in un calendario già ora piuttosto con ben pochi spazi liberi.