Simone Biles si presenta con tutti i favori del pronostico alla finale del concorso generale individuale che nel tardo pomeriggio odierno (ore 18.15) animerà le Olimpiadi di Parigi 2024. La ginnasta più vincente di tutti i tempi si è lasciata alle spalle i noti twisties che le impedirono di dominare ai Giochi di Tokyo 2020 e, dopo aver trionfato due giorni fa con la squadra, andrà a caccia della medaglia d’oro nell’all-around, la gara che incorona la Reginetta della Polvere di Magnesio, ovvero l’atleta più completa sui quattro attrezzi.
Simone Biles vuole mettere in saccoccia il secondo titolo di questa edizione a cinque, per poi lanciarsi verso le finali di specialità e puntare al pokerissimo (partirà favorita tra volteggio, trave e corpo libero). Dopo il roboante 59.566 stampato nel turno preliminare (punteggio più alto a livello internazionale negli ultimi tre anni), l’americana cercherà di ripetersi su quei livelli mostruosi e nessuno la può contrastare perché la sua caratura tecnica è almeno un gradino sopra rispetto alla concorrenza.
La fuoriclasse statunitense insegue il fragoroso bis a cinque cerchi dopo il sigillo di Rio 2016, impresa riuscita soltanto a due miti assoluti di questo sport: la sovietica Larisa Latynina (1956 e 1960) e la ceca Vera Caslavska (1964 e 1968). Il titolo non esce dagli USA da Sydney 2000 (quando si impose la rumena Simona Amanar), perché poi nell’ordine hanno festeggiato Carly Patterson, Nastia Liukin, Gabby Douglas, Simone Biles e Sunisa Lee.
Si lotta per gli altri due gradini del podio e ci sono due atlete più accreditate di altre: la brasiliana Rebeca Andrade (57.700, fortissima soprattutto alla tavola e al quadrato, già argento tre anni fa) e la statunitense Sunisa Lee (56.132), che trionfò a Tokyo in maniera inattesa. Alle loro spalle ci sono tre outsider e due sono italiane: Manila Esposito (sesta con 55.898) e Alice D’Amato (settima con 55.432) potrebbero stupire, d’altronde sono rispettivamente campionessa e vice campionessa d’Europa sul giro completo.
Le due azzurre sono galvanizzate dalla medaglia d’argento conquistata nella gara a squadre, ma potrebbero anche essere un po’ affaticate dalle troppe gare e non sarà semplice gestire la situazione. Le nostre portacolori possono sognare qualcosa di veramente grosso se non commetteranno grandi errori e le rivali già citate dovessero commettere qualche sbavatura. Va tenuta in forte considerazione anche l’algerina Kayla Nemour (quinta con 55.966), perché trova punteggi elevati sugli staggi (15.600 quattro giorni fa) e poi gestisce.
Attenzione a non dimenticarsi la cinese Qiyuan Qiu (grandi parallele, poi potrebbe sciogliersi), la sempre concreta canadese Elsabeth Black e la brasiliana Flavia Saraiva (ma non al meglio fisicamente). Le britanniche Georgia-Mae Fenton e Alice Kinsella hanno fatto una pessima qualifica, ma sono rimaste dentro per il rotto della cuffia: potrebbe rinvenire.