103-86, alla fine dei conti, è solo il risultato finale, quello che dice com’è finita. Perché tra Team USA e Sud Sudan quello che s’è visto non è stato tanto un (usuale) comandare degli americani dall’inizio alla fine, quanto uno spettacolo agonistico di pallacanestro vero, con una squadra che non molla mai niente fino all’ultimo. Tanti gli applausi dello Stade Pierre Mauroy di Lilla, e in questo caso contano meno le statistiche e i numeri e più l’immensa dignità di una Nazionale, quella sud sudanese, che sta compiendo un viaggio oltre qualsiasi previsione. Gli States sono ai quarti, il Sud Sudan dovrà battere la Serbia.
Il 6-0 di Team USA arriva in maniera pronta, e porta la firma di James e Davis, solo che poi Bul Kuol decide di esordire schiacciando proprio sopra LeBron. Momento fiducia per il Sud Sudan, che va anche avanti con Shayok, solo per vedere l’oggi numero 6 restituire la schiacciata. Quando entra in scena anche Durant, e con lui Edwards, la musica cambia ancora e in modo definitivo: scappa via Team USA, e arriva fino al 26-14 dopo i primi 10′ di gioco.
Gli americani ricominciano senza sostanzialmente fermarsi: Adebayo, Durant, White ed è tanto lo spettacolo messo in scena allo Stade Pierre Mauroy dalle superstar NBA, evidentemente memori del rischio corso nella preparazione olimpica. Haliburton mette insieme il +20 a stelle e strisce, ma il Sud Sudan non demorde e gioca con grandissima dignità: soprattutto Omot veste i panni del protagonista cercando di prendere qualsiasi genere di iniziativa possibile e immaginabile. A metà gara è 55-36.
Alla ripartenza ci sono due minuti di nulla, poi arriva lo showtime con l’alzata di Curry per Tatum. Il Sud Sudan, però, due armi le ha: Kuol e Omot, capaci di tenere la partita viva ogni oltre previsione, con il -11 (60-49) che si materializza sul parquet e poi anche il -10 con Thor da tre. Serve la coppia White-Edwards agli uomini di Steve Kerr per far ripartire la macchina, ed a 10′ dal termine è 73-57 a favore di Team USA.
Nonostante l’ultimo periodo possa sembrare sostanzialmente una formalità, non è questo il caso e nemmeno l’intenzione del Sud Sudan, che fa qualsiasi cosa per restare nel match. Anche sul -16, quando arriva un antisportivo sul quale molto si discute contro Davis, la coppia Jok-Jones riporta gli africani fino al -11, poi Durant scrive tre, Curry pure e Booker completa l’opera: 85-68. Il team sud sudanese continua a lottare non soltanto per tenere alto il livello della partita, ma anche per cercare di tenere il discorso differenza canestri su livelli gestibili. Per questo è spettacolo vero fino alla fine, all’ultima tripla di Edwards del 103-86.
USA-SUD SUDAN 103-86
USA – Curry* 3, Edwards 13, James* 12, Durant 14, White 10, Haliburton 6, Tatum* 4, Embiid ne, Holiday 5, Adebayo 18, Davis* 8, Booker* 10. All. Kerr
SUD SUDAN – Jones* 18, Omot* 24, Maluach, Kuol* 16, Kuany ne, Gabriel* 2, Thor 7, Shayok* 12, Makoi, Deng, Jok 7, Dech. All. Ivey