È ancora molto forte l’eco delle parole pronunciate ieri da Elisa Di Francisca sulla Rai, parole che se non suonavano come un attacco diretto a Benedetta Pilato, poco ci mancavano. Prima i fatti. I fatti, nello specifico, raccontato l’avventura di una ragazza, Benedetta Pilato, anni 19 di professione nuotatrice, specializzazione: rana. Questa ragazza, già campionessa mondiale e campionessa europea, ha perso il bronzo per un centesimo nella finale di specialità a Parigi.
Nonostante quella che potrebbe essere considerata una delusione, per lei è stato “il giorno più bello della mia vita” piangendo in diretta su Rai 2.
Una maturità e una serenità da applausi, dichiarazioni che sono da insegnamento. Pur in quella che potrebbe essere considerata una sconfitta, c’è invece la gioia di essere arrivata quarta ad un’Olimpiade, la gara per definizione, quella che accoglie gli eletti.
Tutto bello fino a qui. Non per tutti, non per Elisa Di Francisca, che si è subito scagliata, dai microfoni RAI, contro queste parole di felicità dell’atleta pugliese: “Non ci ho capito niente, non so se ci fa o ci è. Dovreste fare un’altra intervista per capire cosa voleva dire, con i sottotitoli. Sinceramente non l’ho capita. C’è rimasta male, obiettivamente male. Non è possibile. È assurdo, è surreale questa intervista”.
Quello che è successo dopo è un inutile esercizio di contabilità: non si contano più, infatti, gli attacchi all’ex schermitrice azzurra, rea di aver espresso oggettivamente sbagliato nella forma e nella sostanza. Sul tema è intervenuto ai nostri microfoni direttamente a Casa Italia il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha messo la parola fine sulla questione, come farebbe un buon capo famiglia, nello specifico dello sport italiano:
“Ci siamo massaggiati direttamente con Elisa questa mattina, si è scusata con Benedetta, si sono parlate e hanno chiarito la cosa. Elisa ha chiesto scusa e direi che all’interno della parola scusa c’è dentro tutto. Direi che la cosa si può chiudere qui senza alimentare ulteriori polemiche”.
“Non ho alcun dubbio – ha proseguito Malagò- che le lacrime di Benedetta fossero di sincera felicità. Sono lacrime figlie di quanto successo a Tokyo (eliminazione in batteria n.d.c.) e che rappresentano la gioia per un miglioramento che l’ha portata fino al quarto posto. Questo non significa essere senza ambizione o che lei non volesse vincere, significa che, nell’ambito della sensibilità personale, ha di sicuro preso la parte migliore di quanto accaduto e va bene così”.
Arrivata poi nel pomeriggio, per bocca dello stesso Malagò, la notizia dell’arrivo giovedì del presidente Meloni a casa Italia: “Da presidente del Coni sono contento che dopo il Presidente Mattarella arrivi anche il Presidente del consiglio Giorgia Meloni, a dare il sostengo allo sport italiano impegnato a Parigi. Non so ancora cosa andremo a vedere, ma so che a lei piacciono pallavolo e ginnastica. Vedremo”.