Con la firma della convenzione dal 30 luglio 2024 Villa Breda è stata ufficialmente affidata al gruppo di associazioni che si è aggiudicato il bando per la sua custodia, valorizzazione e gestione. Fanno parte del gruppo le associazioni Benvenuto Cellini, Xearte, Interensemble, Fantaghirò, Retake e La Fornace i cui rappresentanti, hanno partecipato alla firma e alla presentazione dei primi progetti che andranno a realizzare già a settembre. La convenzione ha una durata di due anni rinnovabili per altri due.
La Villa è parte del patrimonio della Fondazione Breda, mandata in dissesto negli anni 90 del secolo scorso dai suoi amministratori e oggi in liquidazione. Anche Villa Breda è fra i beni che il curatore giudiziario potrà mettere all’asta ma sull’edificio e sul parco c’è un vincolo complessivo della Soprintendenza che tutela in modo assoluto il bene. Anche per questa ragione è difficile che la Villa possa trovare sul mercato un compratore e il Comune di Padova si riserva di esercitare il diritto di prelazione per evitare che la Villa possa essere sottratta alla fruizione pubblica. In attesa che il lungo iter giudiziario si concluda, il Comune ha ottenuto la custodia della Villa, con il duplice obiettivo di evitarne i degrado e metterla nuovamente a disposizione del pubblico, anche attraverso la convenzione siglata questa mattina con le sei associazioni.
L’assessore alla cultura Andrea Colasio sottolinea: “Oggi è una giornata particolarmente significativa ed emblematica, non solo per Ponte di Brenta ma per l’intera città di Padova. Si chiude un ciclo politico culturale che oramai ha quasi quarant’anni, già nel 1977 l’allora Consiglio di Quartiere Padova Brenta, iniziò una battaglia perché questa Villa che era chiusa al pubblico venisse restituita agli abitanti di Ponte di Brenta. Negli anni successivi per una gestione un po’ di rapina il patrimonio complessivo della Fondazione Breda è stato perduto e la Villa è rimasta in una sorta di limbo. Da alcuni anni grazie all’amministrazione giudiziaria che ringrazio e grazie soprattutto alla volontà di moltissime realtà associative del territorio che si sono associatela la Villa è tornata al centro dell’attenzione politico culturale. E’ un grande spazio verde, ma è anche una casa museo importantissima, ricordiamo che Breda è l’uomo che ha costruito la grande industria italiana, fu più volte senatore e ricoprì importantissimi ruoli di governo. La Villa rappresenta in questo quadrante nord est della città una grande opportunità anche come grande spazio culturale. Qui verranno fatto concerti di musica classica e jazz, e in relazione al bando per la vendita della Villa mi auguro che il Comune vorrà esercitare il diritto di prelazione per impedire l’innesco di processi di speculazione. Questa Villa oggi ritorna ai suoi protagonisti che sono le realtà associative che io ringrazio assieme a tutte le persone che hanno lavorato per arrivare a questo risultato”.
Virginio Mattiello dell’Associazione teatrale Benvenuto Cellini parla a nome di tutte le associazioni firmatarie della convenzione: “Noi siamo qui di Ponte di Brenta, e Villa Breda è sempre stata un punto di riferimento, per la popolazione e per le associazioni del territorio. Qui in passato abbiamo organizzato rassegne e spettacoli, purtroppo adesso si vede come è ridotta; speriamo con l’aiuto di tutti e soprattutto del Comune di portarla agli antichi splendori. Avevamo parecchi progetti per l’estate, purtroppo la macchina burocratica è più lenta di quella organizzativa delle associazioni e quindi da adesso in poi ci metteremo in moto e pensiamo di riuscire a fare da settembre una decina di spettacoli, qualche concerto e poi ricominceremo dalla primavera del prossimo anno perché chiaramente d’inverno la villa non è agibile”.