Calato il sipario sulla quarta giornata di batterie del nuoto in corsia di queste Olimpiadi 2024 di Parigi. Nella “Paris La Defense Arena” abbiamo assistito a un day-4 di heat in cui sono le presenze azzurre non sono mancate, con i nostri portacolori in cerca di riscontri cronometrici all’altezza della situazione per centrare la qualificazione alle gare della sessione serale.
Molto bene Alberto Razzetti nelle heat dei 200 farfalla uomini. Il ligure ha siglato il quarto crono di ingresso alle semifinali di 1:54.78, togliendosi la soddisfazione di mettere dietro l’idolo di casa, Leon Marchand (1:55.26). Una graduatoria mattutina guidata dal primatista del mondo della distanza, oro olimpico a Tokyo, Kristof Milak (1:53.92). Nel penultimo atto ci sarà anche Giacomo Carini (12° in 1:55.81).
Nei 100 stile libero non grandi sensazioni da parte di Alessandro Miressi. Il primatista italiano, argento mondiale della distanza, ha nuotato il settimo tempo delle batterie, non riuscendo a infrangere la barriera dei 48″ (48.24). Se si vorrà entrare in Finale è chiaro che questo crono non potrà bastare. Niente da fare per l’altro azzurro Leonardo Deplano, che ha terminato in 23ª posizione (48.82). Il migliore delle heat è stato l’americano Jack Alexy (47.57) a precedere il francese Maxime Grousset (47.70) e il rumeno David Popovici (47.92). Da segnalare il grosso rischio che ha corso il detentore del primato del mondo, Pan Zhanle, che ha ottenuto il 13° tempo (48.40).
Tutto come previsto. Katie Ledecky (15:47.43) e Simona Quadarella (15:51.19) sono state le migliori due atlete delle heat dei 1500 stile libero femminili. Ottima la condizione manifestata dalla romana, in gestione rispetto a quanto accaduto in acqua. Ledecky, da par suo, si è confermata la candida all’oro. Quadarella, nella lotta per l’argento nella Finale di domani, si dovrà guardare dalla russa naturalizzata francese Anastasiia Kirpichnikova (15:52.46) e dalla tedesca Isabel Gose (15:53.27).
Nelle batterie dei 100 stile libero la svedese Sarah Sjoestroem ha manifestato forti segnali di vitalità, nuotando l’ottimo crono di 52.99. Nella graduatoria complessiva hanno concluso immediatamente dietro alla scandinava la rappresentante di Hong Kong, Siobhan Bernadette Haughey (53.02), e la cinese Yang Junxuan (53.05). L’australiana Mollie O’Callaghan (53.27), oro nei 200 sl a Parigi, e l’olandese Marrit Steenbergen (53.22) hanno controllato bene la situazione.
Niente Finale per l’Italia nella 4×200 stile libero. Gli azzurri sono rimasti esclusi dall’atto conclusivo per due decimi, visto il crono di 7:08.63, rispetto al 7:08.43 di Giappone e Israele. Dopo il bel lancio di Giovanni Caserta (1:46.85) non ci sono state le frazioni che si speravano da Alessandro Ragaini (1:48.08) e da Carlos D’Ambrosio (1:47.24), che avranno pagato anche il fatto di essere alla prima partecipazione olimpica. Non è bastata la discreta chiusura di Filippo Megli (1:46.46) a regalare l’accesso alla gara della sessione serale. Una prova in cui Gran Bretagna e Stati Uniti sono le formazioni maggiormente accreditate per l’oro: 7:05.11 per i britannici e 7:05.57 per gli americani.
A conclusione, nelle batterie dei 200 rana uomini il coreano Cho Sung Jae ha alzato la voce in 2:09.45 davanti all’australiano Zac Stubblety-Cook (2:09.49) e al francese Marchand (2:09.55), in azione anche in questa gara. Solo 15° un irriconoscibile Qin Haiyang (2:10.98), entrato in semifinale per il rotto della cuffia.