Arrestato in flagranza in spiaggia dopo un furto sotto l’ombrellone in spiaggia a Caorle.
Ha preso il portafogli lasciato sotto l’ombrellone da una turista brasiliana, che si era allontanata per un tuffo.
Il bagnino, però, ha notato lo sconosciuto aggirarsi vicino alla postazione incustidta, anche se non ha visto l’azione in sé. Non gli pareva che fosse uno dei bagnanti che avevano prenotato regolarmente, così è andato a controllare.
Ha chiesto all’uomo cosa facesse lì, l’altro gli ha risposto che si trattava del suo ombrellone. Il bagnino ha obiettato che non era così. Poi l’uomo ha cercato di scappare, il bagnino lo ha afferrato per lo zaino.
Poi sono arrivati i carabinieri di Caorle e hanno tratto l’uomo in arresto per l’ipotesi di rapina impropria, ravvisando una reazione violenta da parte dell’indagato per trattenere la refurtiva.
Ieri Omar Bellotto, 37 anni, del portogruarese, è stato processato per direttissima.
Il pm Carmelo Barbaro ha contestato all’uomo l’ipotesi di rapina impropria, per la violenza usata dopo aver commesso il furto.
Per la precisione l’imputato è accusato di aver dato uno spintone al bagnino.
In udienza Bellotto, assistito dall’avvocato Antonino Di Pietro, in sostituzione del suo legale Francesco Tibaldo, del foro di Venezia, ha fornito la sua versione dei fatti, negando di aver usato violenza nei confronti del bagnino.
L’imputato ha precisato che è stato il bagnino a farlo cadere per terra, dopo che si era dato alla fuga, non viceversa.
Il giudice monocratico Francesca Vortali ha convalidato l’arresto e ha applicato a Bellotto la custodia cautelare in carcere. L’avvocato Di Pietro ha chiesto un termine a difesa.
Il processo è stato aggiornato al 12 settembre. In quella sede la difesa scioglierà la riserva sulla propria strategia processuale. Se cadesse l’accusa di aver usato violenza nei confronti del bagnino, l’ipotesi di reato potrebbe essere riqualificata da rapina impropria a furto.
