Sullo stop a partire dalla sera di lunedì 29 luglio della linea 18 di Actv, i residenti di Murano ora fanno sul serio. E così dopo le proteste online e le prese di posizione sui social, arriva anche l’esposto in Procura. «Interruzione di pubblico servizio», questa l’ipotesi che viene sottoposta ai magistrati.
A firmare il documento è Paolo Lo Scalzo, residente nell’isola, che si è fatto portavoce di un gruppo di residenti, tutti accomunati dagli stessi disagi. E dalla stessa intenzione di passare alle vie legali dopo i continui disservizi di queste ultime settimane, culminate dalla sospensione della linea di navigazione data in affidamento ad Alilaguna.
«Questa linea svolge un ruolo essenziale per i residenti delle isole», si legge nell’esposto, «e nelle scelte delle famiglie che hanno prenotato e pagato capanne e ombrelloni per la stegione estiva, nonché per i pendolari che lavorano al Lido per la stagione estiva. Il danno conseguente alla sua sospensione si riverbera negativamente sull’immagine di Avm che aveva affidato tale servizio ad un vettore privato (Alilaguna)».
Il problema a monte resta quello ormai denunciato, da tempo, dalle società del trasporto pubblico locale: la carenza di personale e di preposti al comando. Per i sindacati, sarebbe dovuta a un errore di programmazione da parte delle aziende; per queste ultime, invece, sarebbe il sintomo di un mercato del lavoro in evoluzione nel quale si fa sempre più difficile trovare personale da formare per ruoli così delicati.
Di «stillicidio» costante e «errata programmazione» parlano anche le opposizioni in consiglio comunale, che denunciano una situazione di emergenza soprattutto per le isole.
All’interno di Actv, su 380 preposti al comando, la carenza di personale si avvicina al 5% (pari a 20 persone). In Alilaguna, la percentuale sale al 10% (su un totale di circa 100 piloti).
All’interno di quest’ultima società, i preposti al comando sono suddivisi tra: linee di trasporto pubblico locale affidata o subaffidata dal Comune o da Avm; linee di trasporto pubblico locale che collegano l’aeroporto Marco Polo con la città di Venezia in forza del contratto di servizio stipulato con il Comune che prevede tariffe agevolate per i residenti; linee commerciali (come la verde) usate esclusivamente dai turisti per raggiungere Murano, Burano e Torcello; servizi atipici in virtù di contratti stipulati con singoli alberghi per i clienti e il personale.
Al netto di questa suddivisione, però, le lamentele dei muranesi si concentrano sulla decisione da parte di Alilaguna di sacrificare proprio la linea 18. «Questa scelta di Alilaguna, rendendosi inadempiente con il Comune di Venezia e privilegiando le linee commerciali per i turisti», si legge nell’esposto presentato da Lo Scalzo, «appare come il frutto di una precisa scelta aziendale volta a massimizzare i profitti del vettore privato in questione».
Da qui, la richiesta alla Procura di valutare quella che «a tutti gli effetti si configura come interruzione di pubblico servizio, senza che ricorra alcuna causa di forza maggiore o esimente tale da giustificare la sospensione di una linea del trasporto pubblico locale, e di accertare eventuali responsabilità».
Sarà ora da capire come la Procura intenda approfondire la questione, e con quali tempistiche. Sta di fatto che per questo finale di stagione estiva, i problemi per i residenti di Murano sono destinati a restare.
Per raggiungere le capanne del Lido, mamme con passeggini al seguito e anziani saranno costretti a passare per lo snodo delle Fondamente Nuove (solitamente sovraccarico di turisti diretti o di ritorno da una visita nell’isola del vetro) e cambiare battello.