LODI. La Guardia di finanza di Lodi ha sequestrato, su delega della procura locale, beni per 28,6 milioni di euro nell'ambito di un'inchiesta su una presunta maxi frode fiscale nel settore edile in cui sono state emesse oltre 16.700 fatture per operazioni inesistenti per un importo complessivo di circa 250 milioni di euro.
Ai 16 indagati, tra cui i 5 organizzatori, è contestata l'associazione per delinquere finalizzata alla dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e occultamento o distruzione di documenti contabili.
Inoltre, uno degli organizzatori è stato indagato anche per il reato di autoriciclaggio per un importo di oltre 3,4 milioni di euro, che è risultato proveniente dagli illeciti fiscali commessi ed è stato trasferito ed impiegato per l'effettuazione di investimenti nel settore immobiliare.
Sotto sequestro sono stati messi 94 immobili e 14 terreni nelle Province di Como, Lecco, Milano, Novara, Padova, Pavia e Verona, la somma di circa 330.000 euro giacenti sui conti correnti, 5 automobili per un valore di circa 95.000 euro e quote societarie relative a 35 società per un importo complessivo di 757.570 euro. Il provvedimento d'urgenza disposto dal pm lodigiano è stato convalidato dal gip.