TRIESTE La Polizia Locale di Trieste ha avviato una fitta serie di controlli sulle occupazioni abusive degli alloggi popolari, in risposta ad alcune segnalazioni dell'Ater.
In totale sono stati verificati 12 alloggi in diverse zone della città. Tutti gli appartamenti visitati recavano segni evidenti di occupazione abusiva ma, nella maggioranza dei casi, non erano più abitati: comuni a molti di essi i danni - anche rilevanti - a partire dalle effrazioni perpetrate per accedervi. Tutti gli alloggi sono stati alla fine restituiti alla proprietà, che ha provveduto a chiudere l'accesso e procedere ai necessari lavori di sanificazione e ripristino.
Ecco i dettagli dell’operazione:
Nel rione di Ponziana gli agenti hanno identificato e denunciato a piede libero un uomo (S.S.) che da parecchio tempo viveva senza titolo in un alloggio Ater. Dovrà rispondere anche di danneggiamento e furto di corrente elettrica: S.S. aveva infatti eluso il contatore con dei collegamenti improvvisati, potenzialmente pericolosi per l'intero edificio, tanto da dover far intervenire immediatamente Acegas-Aps-Amga per la messa in sicurezza degli impianti.
In un altro appartamento, a San Giovanni, benché vuoto, sono stati trovati elementi utili per risalire all'identità dell'abusivo (indagine in corso).
In via Trissino invece, gli operatori hanno dovuto chiedere l'ausilio di un fabbro per aprire un appartamento in uso ai Servizi sociali dov'erano rinchiusi da soli due cani, consegnati poi al canile comunale.
Proprio nel corso di quest'ultima operazione gli agenti hanno notato uno scooter con due persone a bordo che saliva la via per poi ripercorrerla al contrario, sul marciapiede: poiché il conducente era noto - S.A., pluripregiudicato di 31 anni per reati contro il patrimonio e legati allo spaccio di sostanze stupefacenti - gli agenti hanno deciso di seguirlo a distanza, mentre la sala operativa faceva alcune verifiche sul mezzo: è emerso che si trattava di uno scooter rubato da un paio di giorni. L'uomo è stato denunciato a piede libero per furto aggravato (e lo scooter immediatamente restituito al legittimo proprietario).
“Questo fenomeno - ricorda l'assessore comunale alla Sicurezza Caterina de Gavardo - ha conseguenze dannose sull'intero sistema di assegnazione delle case a scapito di chi ne ha effettivamente diritto e che presenta la domanda nel pieno rispetto delle regole. Va contrastato con fermezza.”