PAVIA. Nel padiglione 42 di Malattie infettive del San Matteo nasceranno un reparto ad alto livello di isolamento, un Laboratorio di microbiologia e virologia, con strutture di massima sicurezza dove manipolare i virus più aggressivi, e un Pronto soccorso infettivologico. Interventi dal costo complessivo di circa 7,5 milioni, 4,5 i milioni stanziati da Eni, 3 i milioni che investirà il San Matteo.
L’impegno della Regione
E proprio nei giorni scorsi il consiglio regionale ha approvato l’ordine del giorno presentato dal consigliere Alessandro Cantoni che impegna la giunta Fontana ad individuare le risorse necessarie al completamento del progetto. «Il padiglione 42 diventerà una struttura unica a livello europeo – sottolinea il presidente del San Matteo Alessandro Venturi -. Accoglierà camere di degenza e piccoli laboratori interni dedicati ai pazienti per evitare la circolazione dei virus, oltre ad un laboratorio di microbiologia e virologia».
Il reparto nascerà al terzo piano, sarà ad alto “bio contenimento”, cioè garantirà il totale isolamento attraverso rigide misure di sicurezza che eviteranno la fuoriuscita di agenti patogeni pericolosi, si estenderà su 1000 metri quadrati e avrà complessivamente 6 posti letto. Ospiterà 2 camere di degenza, con locali filtro con caratteristiche di livello “BSL4”, il livello 4, massimo grado di “bio-contenimento” previsto dalle norme internazionali, con caratteristiche di Terapia Intensiva, e 4 camere di degenza, con locali di livello “BSL3”, terzo livello, con caratteristiche di Terapia sub-intensiva. Ma ci saranno anche un nuovo laboratorio di analisi di livello quattro, con locali di supporto collegati, attraverso percorsi dedicati, alle camere vicine, locali di supporto generali, che renderanno il nuovo reparto completamente indipendente dalla gestione infettivologica ordinaria.
Professionalità da valorizzare
«Il San Matteo può contare sulle competenze dei professori Fausto Baldanti e Raffaele Bruno ed è previsto l'ingresso di nuovi professionisti», fa sapere il presidente Venturi, ricordando che l’abrogazione dell’Agenzia regionale per la prevenzione delle malattie infettive, decisa da Regione Lombardia con la legge di assestamento di bilancio, ha portato all’istituzione di un centro interdipartimentale San Matteo-Sacco con funzioni di sorveglianza delle malattie infettive emergenti e dell’antibiotico resistenza. «Il policlinico di Pavia diventa, insieme al Sacco di Milano, centro di riferimento nazionale – spiega Venturi -. In questo contesto, il progetto acquisisce un nuovo valore». Al piano meno uno troverà posto il Laboratorio di microbiologia e virologia.
«La struttura, oltre alla cura e alla prevenzione delle malattie infettive, potrà essere utilizzata per la formazione dei professionisti sanitari nell’ambito delle grandi emergenze – sottolinea il consigliere regionale di Cantoni -. Sarà un nuovo laboratorio a supporto della rete regionale e della struttura clinica di assistenza. Il via libera del Consiglio regionale è un’ulteriore conferma dell’impegno costante della Regione nel valorizzare e potenziare le strutture sanitarie del territorio, a tutela della salute dei cittadini». —
Stefania Prato