PAVIA. Una fuga di gas, provocata dalla rottura di una tubazione sotterranea all’altezza del sottopasso ferroviario di viale Brambilla, ha paralizzato domenica 29 luglio la città. Una domenica di passione, con gravi disagi per chi doveva spostarsi in auto o in treno, soprattutto tra l’una e le sei del pomeriggio (anche se l’allarme era già partito verso le 8.30 del mattino), quando il guasto (pare provocato dai lavori di posa della fibra) è stato riparato e la situazione è tornata alla normalità. È rimasto però chiuso (e lo sarà anche oggi, lunedì, sicuramente in direzione stadio) il sottopasso e il tratto di viale Repubblica all’altezza del Fortunati.
Disperse nell’aria diverse migliaia di metri cubi di metano, che passa, a bassa pressione, in una tubazione da 8 pollici per servire le utenze domestiche (che nono hanno avuto interruzioni) ma il gas si è anche infiltrato nel terreno, saturando i pozzetti e le cabine dei cavi elettrici e creando così una situazione di grave pericolo: la concentrazione del gas in alcuni punti era ad alto rischio di esplosione.
Il piano della prefettura
Questo ha fatto scattare il piano di sicurezza: la prefettura, in mattinata, ha deciso di bloccare la circolazione di treni e auto nel raggio di 300 metri dal sottopasso.
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Sgomberate anche tre palazzine, tra gli alloggi popolari di viale Repubblica e un altro edificio vicino alla chiesa ortodossa, dove risiedono una ventina di famiglie (circa 40 persone). Alcuni hanno trovato ospitalità da parenti, altri sono rimasti nella zona verde vicino allo stadio, nelle loro auto, in attesa di poter tornare nei loro alloggi.
L’allerta
L’allarme è scattato alle 8.30 di ieri mattina. Un poliziotto della questura, che doveva prendere servizio, è passato in auto dal sottopasso, avvertendo un forte odore di gas. Arrivato al lavoro ha subito messo al corrente i colleghi, che hanno a loro volta chiamato i vigili del fuoco e la polizia locale. Gli accessi al sottopasso, da viale Repubblica e viale Brambilla, sono stati subito chiusi.
I carotaggi
I vigili del fuoco si sono messi al lavoro: hanno aperto i pozzetti e le cabine elettriche, per arieggiare il più possibile e consentire la dispersione del gas, che si era già infiltrato ovunque attraverso il terreno.
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In alcuni punti è stata rilevata una concentrazione elevata di metano: il rischio di esplosioni era reale. Sono cominciati i carotaggi, alla ricerca della perdita, ma non è bastato: per scoprire la tubazione rotta era necessario un intervento più radicale, con un escavatore. Si è deciso così di chiudere tutto: l’intervento è cominciato alle 13 e la prefettura ha disposto, per ragioni di sicurezza, di bloccare la circolazione delle auto e dei treni (la linea ferroviaria per Pavia passa proprio sopra il punto in cui è stata individuata la perdita).
Strade chiuse e code
Alle 13 sono cominciati i lavori di scavo di Ld Reti, che gestisce la rete del metano. Con l’ausilio della polizia locale e della Protezione civile sono state chiuse interamente viale Brambilla e viale Repubblica, oltre alle uscite della tangenziale ovest e nord verso questa zona (sulla ovest era obbligatoria l’uscita agli istituti universitari, mentre percorrendo la nord bisognava uscire in via Olevano). I disagi si sono risolti solo nel tardo pomeriggio: i tecnici hanno isolato la tubazione rotta e l’hanno sostituita.