Nessun rimpianto in casa azzurra. Questo è quello che filtra dalle parole di Simone Bolelli ed Andrea Vavassori, sconfitti nella serata di domenica dalla coppia spagnola formata da Marcel Granollers e Pablo Carreno-Busta. La coppia testa di serie numero uno abbandona dunque i Giochi Olimpici, ma lo fa dopo un match duro e lottato al massimo.
“Abbiamo fatto un’ottima partita, abbiamo giocato un grande primo set e poi loro sono saliti di livello. Anche al servizio forzavano bene, soprattutto la seconda. Sappiamo che in doppio le cose possono cambiare durante la partita, non abbiamo molto da recriminare”. La chiave, secondo il 38enne di Bologna, è stata la risposta di Carreno. Lo spagnolo ha iniziato a trovare più ritmo nel secondo set, ed il campo pesante ha contribuito a rendere più efficaci le sue risposte. Rimane la delusione della sconfitta, ma, come dice l’ex numero 36 del mondo in singolare: “Ci sono un sacco di team fortissimi, ogni partita va vinta sul campo. Oggi è andata male, ma la stagione è ancora lunga. Stiamo facendo una grande annata, dobbiamo tenere la testa alta ed andare avanti”.
Anche Vavassori si unisce all’analisi del compagno, indicando come fattore chiave il miglioramento in risposta soprattutto di Pablo Carreno-Busta. Il torinese rende poi onore ai suoi avversari, evidenziando come Granollers sia numero uno del mondo in doppio e Carreno-Busta sia stato numero 10 ATP in singolare. Successivamente si lascia andare ad una critica sull’organizzazione del torneo, affermando: “In un appuntamento così importante si dovrebbe giocare due set su tre come negli Slam. Con il tiebreak a 10 in un secondo sei fuori dall’Olimpiade”. Un pensiero va anche alle critiche che arriveranno inevitabilmente: “La stanchezza dovuta ai tre set di singolare sarà la scusa che diranno quelli che non capiscono di tennis. I detrattori diranno che non avrei dovuto giocare il singolo dato che non ho nessuna speranza di prendere la medaglia, mentre in doppio si. Ma io per la maglia do tutto, c’era l’occasione di giocare il singolo e l’ho fatto. Penso mi abbia aiutato a rendere meglio anche in doppio”.
La chiave del match è stata sicuramente il tiebreak del secondo set, in cui sul 5-5 Carreno-Busta ha giocato una grande risposta. Gli azzurri, però, si dimostrano sereni di quanto fatto. Vavassori fa i complimenti agli avversari e afferma: “Non si può dire che abbiamo perso una medaglia, era un sorteggio duro ed un percorso lungo”. Bolelli guarda al futuro: “Abbiamo tanti tornei ancora davanti. Questa sconfitta non ci deve abbassare il morale. Dobbiamo continuare ad essere carichi e cercare di migliorare”.