Un attivista dell’estrema sinistra è stato arrestato il 28 luglio in un sito delle ferrovie francesi Sncf a Oissel, nel dipartimento della Senna Marittima, in Normandia. La polizia ritiene che sia uno degli autori dei sabotaggi che il 26 luglio hanno mandato in tilt i treni ad alta velocità Tgv. L’uomo aveva nel suo veicolo “chiavi d’accesso ai locali tecnici della Sncf”, “tronchesi“, un “set di chiavi universali”, nonché manuali e volantini legati all’ultrasinistra, hanno dichiarato fonti della polizia francese.
Secondo quanto comunicato dal ministro degli Interni francese Gérald Darmanin, sono stati individuati altri “profili che potrebbero aver commesso” i sabotaggi. “Sono state azioni volontarie, molto precise, estremamente ben mirate – ha spiegato -. È la modalità d’azione tradizionale dell’estrema sinistra”, ha continuato.
La Sncf, società ferroviaria nazionale francese, ha annunciato che, a distanza di tre giorni dall’attacco, la circolazione della rete Tgv è tornata alla normalità. Sono stati completati i lavori di riparazione su tutte le linee interessate, come confermato dal ministro dei Trasporti, Patrice Vergriete. “Questa mattina – 29 luglio – tutti i treni stanno circolando, sia sulla linea Est che sulla linea Atlantique. Ieri eravamo già in condizioni quasi normali e al Nord, dove ieri circolavano tre treni su quattro, oggi tutto funziona normalmente”, ha dichiarato.
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