E’ pesantissimo il bilancio dell’incidente dopo l’Alpe del Nevegal di domenica 28 luglio. La vittima è Manuel Micheletto, bellunese, mentre il ferito gravissimo è il vittoriese Christian Candeago.
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Christian Candeago, classe 1975, originario di Caleipo, ha fatto per diversi anni il carrozziere a Belluno, poi qualche tempo fa ha lasciato non solo il lavoro, ma anche il Bellunese, per trasferirsi a Vittorio Veneto con la famiglia . Qui attualmente lavora in una azienda.
La notizia del suo incidente ha fatto velocemente il giro della frazione dove tutti sono ora in ansia per le sue condizioni. Portato all’ospedale di Belluno, dopo l’incidente, Candeago è stato subito sottoposto agli accertamenti e alle cure del caso.
Grande appassionato di automobilismo e designer per la Thélios, la grande azienda che produce occhiali a Longarone e per la quale seguiva il marchio Céline.
Manuele Micheletto, classe 1983, era un volto molto noto nell’ambiente dei motori bellunesi. Amante dei rally – sport che praticava in qualità di navigatore insieme al fratello Lorenzo che è il pilota – Manuele Micheletto, era collaboratore di Tre Cime Promotor asd.
Da sempre i motori erano la sua passione, tanto che nel 2020, assieme al fratello, aveva curato e gestito la logistica dei paddock dell’edizione 2020 dell’Alpe del Nevegal, particolarmente complessa viste le difficili problematiche legate al Covid-19.
Dopo la maturità scientifica, aveva conseguito la laurea in architettura. Proprio grazie alla formazione grafica-artistica, che è un po’ il marchio di famiglia (anche il papà, uno zio e la sorella hanno seguito analogo percorso), sempre assieme al fratello si era dedicato con entusiasmo alla creazione del logo del Rally Bellunese.
In questa attività, nella quale aveva profuso massima professionalità pur senza essere professionista del settore, Micheletto aveva messo a frutto le sue conoscenze di designer applicandole allo sport che amava e al Rally Bellunese, quella che considerava “la sua gara”, una prova che seguiva con intensa partecipazione fin da quando era bambino.
La notizia della sua tragica morte ha lasciato tutti quelli che lo conoscevano affranti e costernati. Tanti suoi amici, presenti lungo la salita che porta sul Nevegal, hanno saputo in diretta della sua tragica scomparsa.
Nel quartier generale della manifestazione, al ristorante La Nogherazza, molti non sono riusciti a trattenere le lacrime appena saputo di quanto era accaduto: «Era una persona solare, il classico bravo ragazzo», dice un amico che preferisce mantenere l’anonimato. «Amava da sempre le corse e aveva partecipato a numerose corse assieme al fratello. Per questo sport era sempre in prima linea, pronto a dare una mano agli organizzatori delle varie corse bellunesi».
Domenica 28 luglio Micheletto, aveva smesso la tuta del navigatore per indossare quella del volontario, voleva dare una mano agli amici della Tre Cime Promotors.
In tutti resta vivo il ricordo del suo grande amore per le auto, per le corse, per la velocità. Corse che gli hanno dato anche grandi soddisfazioni.