Ivrea
Trenta chiamate da metà giugno a ieri sono giunte al numero diretto della polizia locale di Ivrea per segnalare cani esposti al caldo torrido di balconi o cortili senza refrigerio. Risultato? Cinque sanzioni da 50 euro l’una ai rispettivi proprietari che sono caduti dal pero quando hanno visto la ciotola rovesciata, più sbadati che altro. È l’altro volto di questa tardiva ma torrida estate, a Ivrea, che proprio da questo punto di vista si trova a una svolta epocale per gli amici a quattro zampe (e non solo loro), avendo pronto il suo primo Regolamento comunale per il benessere degli animali voluto dall’assessora alla partita Gabriella Colosso.
Si tratta di un documento di 42 capitoli riguardante le varie specie animali, pesci, uccelli e rettili inclusi, condiviso in quasi un anno di lavoro con i veterinari, l’Asl, le guardie ambientali, la polizia municipale e il Garante regionale per i diritti animali che ha dato il suo benestare finale. Andrà al vaglio della capigruppo a fine agosto per approdare in Consiglio nella prima seduta di settembre, e poi essere presentato alle associazioni ambientaliste ed entrare a regime.
non basta riempire la ciotola
Quello degli animali domestici lasciati in balia del solleone è una realtà da analizzare con le molle, argomenta il comandante Paolo Molinario. Sicuramente la sensibilità al tema è tale a livello collettivo che basta l’avvistamento di un cane apparentemente in difficoltà da far partire la segnalazione di un vicino o di un passante. Buona cosa, segnalare. Sempre. Ma a volte tutto non è come appare (per fortuna). «Nell'ultimo mese ci sono arrivate una trentina di segnalazioni per animali tenuti al sole. Di queste il 90% non era riconducibile a maltrattamenti. Mi spiego: a fronte di una segnalazione noi andiamo a verificare sul posto, poi succede che da vicino vedi che il cane sul balcone ha la porta della stanza aperta, quindi entra ed esce, è libero di muoversi».
Nessun maltrattamento, ma cinque casi di malgoverno di animali sì. «Ci siamo trovati a sanzionare i proprietari di cani che non si erano assicurati che la ciotola dell’acqua fosse stabile. E sono usciti tranquilli, pensando che il loro cane fosse a posto. Non c’è stato dolo, la sanzione, solo amministrativa, è stata di 50 euro. Però il cane chiuso sul balcone, ribaltando il recipiente dell’acqua, rischiava di non poter bere per ore; i proprietari, ignari, ci hanno ringraziato di essere intervenuti e hanno pagato la contravvenzione senza batter ciglio. Molto più frequenti sono i casi di malgoverno in cui il cane scappa dal cortile. Che abbia trovato il cancello aperto o che abbia fatto un buco sotto la recinzione non cambia di molto. Una volta intercettato, lo portiamo al comando e risaliamo al proprietario dal microchip. Che ne risponde». Ben altro rispetto all’abbandono di animali che il codice penale punisce con l'arresto fino a un anno o con una multa da 1.000 a 10.000 euro, abbandono in cui rientra chi “detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”.
La novità di Colosso
Al di là della normativa nazionale e regionale di riferimento, il tema della tutela degli animali a Ivrea riceve un piccolo rinforzo da un titolo del Regolamento di polizia urbana risalente al 2012, con specifiche sulle deiezioni, l’uso del guinzaglio e poche altre fattispecie. Le sanzioni amministrative, a seconda dei casi, vanno da 50 a 500 euro. È qui che si inserisce il primo Regolamento comunale per il benessere degli animali voluto da Colosso, che ha cominciato a lavorarci lo scorso autunno con vari soggetti competenti, dall’Asl fino al Garante regionale che pare essersi complimentato del risultato. «Abbiamo voluto scavalcare quell'angolatura di visione e dotarci di uno strumento molto dettagliato che guardasse a tutti gli aspetti per più specie animali». Da un lato gli animali, non solo cani e gatti, uccelli, pesci, ma anche rettili, equini, ovini, l’avifauna. Dall’altro le varie situazioni su cui viene fatta chiarezza.
«Se guardo il capitolo più breve che è quello dei cani, andiamo a entrare nel merito di aspetti che vanno dalla modalità della custodia alla raccolta delle deiezioni, fino alle regole nelle aree per gli sgambamenti, quelle d’accesso agli esercizi pubblici e alle attività commerciali, gli uffici aperti al pubblico. Tutto questo per riuscire a dare anche delle risposte alle persone che ci vengono a chiedere come si devono comportare se trovano un gatto, quali sono le colonie felice censite, come funzionano le sterilizzazioni, l’alimentazione, che fare in presenza di un cantiere». Ci sono parti del regolamento relative ai circhi e alle fiere, fino al Carnevale e San Savino. La base normativa che lo legittima rimanda alle principali leggi in materia emanate a livello nazionale e regionale. Mentre per quanto riguarda l’entità delle sanzioni sarà la giunta eventualmente a decidere se inasprirne alcune, come ad esempio fece l’ex assessore Balzola portando da 50 a 100 euro la multa per le deiezioni all’indomani di un problema venuto a crearsi in via Palestro. «Un gran lavoro portato a termine grazie all’impegno di una bellissima squadra».