Ora non si scherza più. Thomas Ceccon si prende di forza la finale dei 100 dorso alle Olimpiadi di Parigi: dopo la batteria di quest’oggi in cui aveva risparmiato un po’ troppo le energie, chiudendo soltanto al dodicesimo posto, l’azzurro mostra i muscoli nella prima batteria con una gran bella dimostrazione di forza.
La partenza è stata forse non troppo esaltante, con un tempo di reazione non eccezionale (0.61), ma piano piano emerge tutto il suo talento. Terzo in 25”46 dopo i primi 50 metri, dalla virata fino agli 85 metri ha accelerato esponenzialmente, permettendosi addirittura il lusso di rallentare vistosamente nelle ultime bracciate.
Un 52”58 che sembra nettamente migliorabile, forse anche di quel mezzo secondo che lo distanzia dal cinese Jiayu Xu, che nella seconda semifinale decide di tirare al massimo e mette in mostra un tempone di 52”02, andando per una sessantina di metri sotto i ritmi del record del mondo di Ceccon.
Con loro in finale il francese Yohann Ndoye-Brouard, il sudafricano Pieter Coetze, lo statunitense Ryan Murphy, il greco Apostolos Christou, il britannico Oliver Morgan e lo spagnolo Hugo Gonzalez de Oliveira. Potrebbe essere una sfida Italia-Cina per l’oro: appuntamento a domani per una giornata che potrebbe entrare nel libro dei ricordi.