Calato il sipario su questa seconda giornata di semifinali e di Finali nella piscina di queste Olimpiadi di Parigi 2024. Nel day-2 del nuoto in corsia il ciclo degli atti conclusivi si è aperto con la prova dei 400 misti uomini, la prova più complicata da interpretare, dovendo gestire i differenti stili (farfalla, dorso, rana e stile libero).
Il francese Leon Marchand si è imposto con il crono di 4:02.95 (record olimpico), sfiorando il proprio record del mondo di 4:02.50. Alle sue spalle si sono classificati il giapponese Tomoyuki Matsushita (4:08.62) e l’americana Carson Foster (4:08.66). Quinto Alberto Razzetti che ha provato a essere della partita per il podio, pagando però quella frazione a dorso che purtroppo resta il suo punto debole. 4:09.38 per il Razzo, molto vicino al primato italiano di 4:09.29.
Nella Finale dei 100 delfino donne l’esito a sorpresa è stato quello che nell’atteso derby americano sia stata Torri Huske e non Gretchen Walsh a imporsi. Si pensava che quest’ultima, primatista del mondo in 55.38, avesse qualcosa in più, ma bravissima Huske a bruciarla sul filo di lana in 55.59, con 0.04 di margine sulla connazionale. A completare il podio la cinese Zhang Yufei (56.21).
È spettato alla Finale dei 100 rana uomini scuotere i cuori azzurri con lo storico successo di Nicolò Martinenghi. Tete ha conquistato il metallo più pregiato, replicando le gesta di Domenico Fioravanti a Sydney 24 anni fa, e toccando la piastra in 59.03, precedendo il britannico Adam Peaty e l’americano Nick Fink d’argento con lo stesso crono di 59.05. Grande delusione per il cinese Qin Haiyang (settimo in 59.50).
Nel ciclo delle semifinali, eliminati Filippo Megli (1:46.87) e Alessandro Ragaini (1:47.08) nei 200 stile libero di un David Popovici assolutamente convincente (1:44.53). Thomas Ceccon e Benedetta Pilato, invece, saranno domani negli atti conclusivi dei 100 dorso uomini e dei 100 rana donne, con sensazioni diverse.
Il veneto in gestione ha ottenuto il secondo crono di 52.58 dell’overall, alle spalle del cinese Xu Jiayu (52.02), che ha voluto mostrare subito le carte, contrariamente a Thomas. Vedremo domani cosa accadrà. Per Pilato, invece, una forma non eccelsa espressa dal tempo di 1:06.12 (settimo) in un contesto nel quale è stata la sudafricana Tatjana Smith a fare meglio di tutte (1:05.00). Niente Finale per Lisa Angiolini, prima delle escluse in 1:06.39. A chiudere il cerchio, dominio australiano nelle semifinali dei 200 stile libero donne, con Ariarne Titmus (1:54.64) e Mollie O’Callaghan (1:54.70) a dividersi la scena e domani sarà duello per l’oro.