Niente miracolo nei 200 stile libero olimpici. Nella Defense Arena di Parigi Filippo Megli e Alessandro Ragaini chiudono al tredicesimo e al quattordicesimo posto complessivo, lontani dall’accesso all’ultimo atto che appariva comunque più come una speranzza che come una certezza.
Era difficile per entrambi, con Filippo che ci prova ma in una batteria così piena di fenomeni era francamente utopico staccare un pass per la finale. Con una gara quantomeno regolare l’azzurro riesce a chiudere al settimo posto avanti all’israeliano Denis Loktev, con Luke Hobson a stampare il miglior tempo in 1’45”19; per Megli un crono di 1’68” più lento.
Alessandro paga invece un po’ di tensione all’inizio, apparendo un po’ contratto all’inizio della sua prova. Il giovane azzurro non riesce a schiodarsi dall’ultima piazza per oltre 150 metri, riuscendo almeno a evitare l’ottavo posto avanti al tedesco Rafael Miroslaw, chiudendo in 1’47”08.
Il miglior crono della gara è proprio nella gara di Ragaini, il ‘solito’ David Popovici che è apparso in costante gestione chiudendo in 1’44”53 avanti al britannico Duncan Scott. Hobson alla fine è terzo, avanti al tedesco Lukas Maertens in 1’45”36; a giocarsi la medaglia saranno l’australiano Maximillian Giuliani, il lituano Danas Rapsys, il britannico Matthew Richards ed il giapponese Katsuhiro Matsumoto.