Esperta sì, vecchia no. Adriano Vertemati è sicuro che l’Apu Old Wild West 2024/2025 vada bene così, e che non ci sia un problema di età media elevata. Il tema è emerso nel corso della presentazione della campagna abbonamenti andata in scena alla Casa della contadinanza.
OVER 30
Gli arrivi degli ultratrentenni Bruttini e Pini, uniti alla partenza in prestito del giovane Arletti, hanno contribuito a far lievitare ulteriormente l'età media del roster, che quest’anno supera i 31 anni.
Abbiamo chiesto a Vertemati se si punta a una promozione diretta con un “instant team”, evitando magari di presentarsi un po’ spremuti a maggio e giugno per i play-off, e la risposta è stata secca: «Non c’è correlazione, anche perché una promozione diretta piuttosto che tramite i play-off non è programmabile».
COME L’EUROLEGA
Vertemati ha offerto anche la sua chiave di lettura sul tema dell’età media. «La serie A2 ormai è come l’Eurolega, i giocatori che girano nelle squadre sono sempre gli stessi o quasi».
I giocatori emergenti e futuribili, poi, se li prende la serie A: quest’anno è accaduto con i vari Miaschi, Veronesi e Zampini. Emblematico, in tal senso, il viavai sul tratto stradale Udine-Verona, al punto che durante il prossimo Memorial Pajetta avremo un derby triveneto con l’Apu imbottita di ex Scaligera (Caroti, Stefanelli, Ikangi, Da Ros e Pini) e viceversa (Penna, Palumbo, Esposito, Gazzotti e Cannon).
LINEA POCO VERDE
Ci sono delle eccezioni, ma è palese che in pochi puntano con decisione sui giovani, preferendo l’usato sicuro.
Il presidente Alessandro Pedone sull’argomento si è espresso così: «I giocatori se sono forti giocano, a 32 come a 18 anni. Noi non li prendiamo per fargli sventolare gli asciugamani dalla panchina».
PANCHINA LUNGA
Sia il direttore sportivo Andrea Gracis che coach Vertemati hanno espresso la propria soddisfazione per il roster assemblato durante un mercato difficile, in cui la caccia al playmaker italiano ha tenuto banco nelle prime settimane di trattative.
Alla fine l’Apu ha i suoi dieci uomini, due per ruolo ma con possibilità di modellare i quintetti a seconda delle esigenze: è soltanto luglio, ma la sensazione è che la rosa sia equilibrata fra esterni e lunghi, a differenza di un anno fa.
«Con questo roster possiamo sopperire ad eventuali assenze» hanno sottolineato Gracis e Vertemati, consci che in una stagione prima o poi gli infortuni capitano a tutte le squadre.
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