“Non capisco cosa sia successo perché andavo anche spesso in quel ristorante, poi mi hanno bloccata all’improvviso”. L’infermiera della Louisiana, Y’Mine McClanahan, ha condiviso sui social la sua storia surreale. Come riporta il New York Post, un giorno la donna è stata letteralmente rimbalzata dalla sua steakhouse preferita per il suo abbigliamento ritenuto “troppo succinto” e violava così il dress code. Lo choc è stato immediato: “Mi sono sentita davvero umiliata“, ha detto.
Ma il capo incriminato qual era? Un completo in due pezzi, un modesto top floreale e una lunga gonna. “Non capisco sinceramente perché sia accaduto – ha confessato la McClanahan – perché ho indossato questo vestito già molte altre volte. Non ci sono mai stati problemi”.
I responsabili di sala le hanno riferito che c’era stato un recente cambiamento nella politica del dress code del ristorante. Ma l’infermiera non ci sta: “Ho visto gente che indossava jeans, magliette normali, le loro cameriere possono indossare minigonne con il sedere in mostra e calze come retine da pesca, ma il mio completo è stato considerato troppo succinto per l’atmosfera che stanno cercando di creare. Non ci andrò mai più. Me ne sono andata sentendomi un po’ mortificata, violata, piena di vergogna e davvero umiliata perché non mi era mai capitato niente del genere”.
L'articolo “Mi hanno umiliata, sono stata cacciata dal ristorante perché mi hanno accusata di avere un abito succinto”: la rabbia dell’infermiera Y’Mine McClanahan proviene da Il Fatto Quotidiano.