Impennata di iscritti per Dolomiti Emergency, passata dai 9 mila soci del 2016 ai 20.384 del 2023. «Un’impennata del 126%», precisa la presidente Laura Menegus, che segue l’associazione da otto anni. «Nel 2020 sono saliti a 15.331, per poi passare nel 2022 a 18.517 e infine a 20.384 l’anno scorso. E quest’anno siamo sulla stessa linea», conferma la presdiente, evidenziando che ogni anno la crescita è di circa il 20%.
«Il boom delle iscrizioni si è avuto nel post Covid, quando le persone hanno scoperto la montagna e lo stare all’aria aperta. Anche chi aveva la seconda casa tra le Dolomiti, ma ormai preferiva altre mete, durante la pandemia le ha rispolverate. E da quel momento la frequentazione dei monti è cresciuta di anno in anno».
Da sottolineare anche l’aumento delle iscrizioni degli animali d’affezione: i cani. L’anno scorso sono stati 1.200 quelli che hanno ottenuto l’assicurazione per andare in montagna. «Questo significa che chi ha degli animali desidera portarli con sè e rendere sicure anche le loro ferie», continua la presidente.
L’assicurazione per il 99% è sottoscritta da italiani, resta un 1% ad appannaggio degli stranieri che vengono a fare le ferie tra le Dolomiti. La tessera fatta da italiani vale non solo in tutto il territorio italiano, ma anche in tutta Europa, sia quella Ue che quella extra Ue, mentre per lo straniero vale solo in Italia.
L’iscrizione costa 25 euro – «praticamente una pizza», sottolinea Menegus – per i soci ordinari, 20 euro per un socio convenzionato e 16 euro per i soci fondatori. I minori pagano 10 euro e gli amici a quattro zampe 8 euro».
La tessera copre il soccorso eseguito in elicottero permettendo all’iscritto di non pagare quasi nulla in caso di necessità, se non la franchigia del 10% imposta dalle assicurazioni, «ma in futuro vorremmo poterla togliere», auspica la presidente.
La percentuale maggiore di iscrizioni si registra nella fascia di età tra i 46 e i 60 anni (33,57%), seguito dagli over 60 (23,87%). Sono poco più del 9% invece i minori.
Ma Dolomiti Emergency non è solo assicurazione, è un sodalizio che si muove molto a favore delle associazioni che lavorano in montagna.
«Nel 2022 siamo stati noi, e di questo andiamo fieri, a istituire in via sperimentare il secondo elisoccorso con base a Cortina, pagandolo interamente con i nostri fondi (480 mila euro). E la sperimentazione ora è diventata una attività stabile, perchè anche la Regione ha riconosciuto la necessità di questo servizio», tiene a sottolineare Laura Menegus, che poi prosegue: «Abbiamo aiutato di recente anche la Croce Verde di Val di Zoldo fornendo loro un Lucas, un’apparecchiatura per il massaggio cardiaco automatico e un infermiere per formare il personale e per dare una mano nel periodo estivo, dal 13 luglio al primo settembre. Per otto anni abbiamo pagato anche degli psicologi per le vittime di traumi e lavoriamo anche molto con le scuole – dalla quinta elementare alle superiori – per sensibilizzare i ragazzini e insegnare loro le manovre di rianimazione. In questi anni abbiamo investito 1,2 milioni di euro in attività di supporto. E questo non solo grazie alla quota delle iscrizioni alla nostra associazione, ma anche all’aumento dei contribuenti che hanno scelto di destinare il 5 per mille proprio a noi».
Ma l’obiettivo di Dolomiti Emergency è ora di farsi conoscere al di fuori del territorio bellunese. «Abbiamo visto che molti turisti che vengono quassù provengono dalle province di Treviso, Venezia, Padova: ci piacerebbe poterci fare conoscere anche in questi territori, ampliando così il nostro bacino di utenza nel Veneto perchè sarebbe bello chi viene in montagna venisse in piena sicurezza».