Una donna combattiva, che faceva del suo lavoro una missione. Si è spenta il 26 luglio all’età di 79 anni, Ariella Metellini, presidente dell’associazione Sperimentando, la celebre mostra scientifica che da oltre 20 anni viene organizzata nella cattedrale ex macello di Padova.
Ariella si trovava a Vercelli quando è stata trovata dal marito riversa sulle scale dell’antica casa in cui da anni si ritiravano per le vacanze.
«Mi aveva appena parlato, passandomi davanti mentre ero in giardino» racconta affranto il marito Marco De Giorgi, «lei si era diretta verso l’interno della casa dove ci sono due terrazze digradanti. Tra le due c’è un accesso con delle scale molto ripide che portano alla cantina. È qui che l’ho trovata a terra inerme quando pochi minuti dopo sono rientrato in casa. In ospedale mi hanno detto che è caduta all’indietro, battendo la testa».
La Procura di Vercelli ha disposto l’autopsia della donna per verificare da cosa sia dipeso il tragico incidente. È probabile, quindi, che i funerali non saranno celebrati prima della metà della prossima settimana.
«La conoscevo da tantissimi anni, quasi 30. Ci eravamo sentiti pochi mesi fa perché da sempre organizza il progetto molto innovativo di Sperimentando, una modalità con cui vengono avvicinati i ragazzi alla scienza. Lo faceva da noi, all’ex macello, ed era un percorso decisamente innovativo, specie agli inizi» ha detto l’assessore alla Cultura Andrea Colasio, «ricordo che non ha mai mollato anche quando vennero meno alcuni collaboratori e istituzioni che la sostenevano; trovò sempre l’aiuto da parte del Comune. Era una donna combattiva, di grande apertura mentale e aveva fatto di questa divulgazione scientifica una vera e propria missione di vita».
Laureata in fisica, Ariella Metellini si era dedicata all’insegnamento di matematica e fisica, per poi ritirarsi in pensione. Ma non aveva mai perso la sua voglia di divulgare la scienza, considerando il suo lavoro una missione prima ancora che una professione. Infatti, nel 2002, fondò Sperimentando, la mostra scientifica interattiva di fisica, chimica e scienze naturali, coordinandone così tutte le attività ad essa collegate.
«Sperimentando le aveva dato una particolare soddisfazione» sottolinea il marito, «al termine di questa ultima edizione un suo ex studente le aveva scritto, dimostrandogli la sua sincera ammirazione. Di questo era stata veramente contenta, e lui non era il primo a farlo».
«Sono davvero dispiaciuta. Ha sempre collaborato con il Comune» il commento dell’assessora alla Scuola, Cristina Piva, «era molto attiva, una figura di insegnante, che ha preso il suo lavoro come una missione».
