Quarta batteria dei 100 dorso per Thomas Ceccon, domani nella “Paris La Defense Arena“, la “Casa” del nuoto in queste Olimpiadi di Parigi. Nella piscina francese il veneto vorrà chiudere il cerchio o i “Cinque Cerchi”, fate voi, dopo aver conquistato nel triennio che ha portato a questi Giochi ori mondiali ed europei, oltre ad aver siglato il nuovo record del mondo della distanza menzionata a Budapest due anni fa (51.60).
Non è stata una stagione olimpica semplice per Thomas. I presupposti erano stati molto interessanti, se si pensa a quel fantastico 52.27 nuotato in Coppa del Mondo lo scorso ottobre. Da quel momento, però, tanti contrattempi e un infortunio alla mano che ne ha rallentato la tabella di marcia in avvicinamento alla rassegna parigina. Serviva una scossa e questa è arrivata nel Trofeo Settecolli, visto il 52.43 (record della manifestazione) nuotato in pieno carico.
E gli avversari? I principali saranno il cinese Jiayu Xu, che ha stampato il miglior crono dell’anno di 52.05, lo statunitense Ryan Murphy (52.22) e il greco Apostolos Christou (52.23), senza sottovalutare il secondo americano Hunter Armstrong (52.68). Il cinese è stato in passato argento olimpico della distanza (Rio 2016) ed è atleta assai imprevedibile, mentre Murphy è quello che ha le maggiori credenziali con il doppio oro 100-200 dorso ai Giochi di otto anni fa in Brasile, senza dimenticare l’oro mondiale vinto a Fukuoka nel 2023 proprio davanti a Ceccon. In tutto questo, Armstrong è colui che si è messo al collo l’oro nell’ultima rassegna iridata a Doha, mentre Christou è sicuramente quello per cui Thomas non prova la maggior simpatia, riportando alla mente la “smargiassata” negli Europei vinti a Roma (2022) nei 50 dorso davanti all’azzurro.
I fortissimi russi Kliment Kolesnikov ed Evgeny Rylov non ci saranno per le questioni politiche tristemente note e di conseguenza queste defezioni peseranno sugli equilibri. Da capire se la leggiadria di Ceccon sarà quella che in casa Italia si augurano di rivedere in acqua.