UDINE. Papabile titolare in mediana, nel centrocampo predisposto in questo avvio di pre-campionato da mister Runjaic. Linea a quattro e lui, Martín Ismael Payero da Pascanas, collocato al centro, coinvolto nella manovra. E, doverosamente, in fase di interdizione. Il tutto con licenza di offendere, di trovare la via del gol, come già fatto lo scorso anno, contro il Bologna. Tanto – e specialmente – all’andata, con quel 3-0 unica vera scintilla nella stagione della Zebretta, quanto al ritorno, suo il parziale 0-1 infilato al Dall’Ara.
Più responsabilità in arrivo, dunque, per l’argentino ex Middlesbrough e Boca Juniors. Che, però, non si nasconde: nelle sue parole durante il “Media day” bianconero, la carica per un futuro da protagonista con la maglia dei friulani addosso. «Voglio aiutare il club a raggiungere gli obiettivi prefissati. Voglio restare qui a lungo, vincere dei trofei».
Incalzato dai colleghi, il classe ’98 esprime quindi la sua opinione in merito alle prime operazioni condotte dal nuovo tecnico: «Con lui mi trovo bene, ma lo stesso vale per i miei compagni. Ci stiamo allenando da pochi giorni: il nostro è un processo. Passo dopo passo, alzeremo il nostro livello».
Via dunque con le prospettive per la stagione ventura, personali in primis: nei pensieri del calciatore, il desiderio di rendersi più utile là davanti. Ma non solo: «Voglio assolutamente segnare di più. Ma è mia intenzione anche aiutare maggiormente la squadra dal punto di vista difensivo. Sto puntando a questo per poter essere fondamentale in campo in questo nuovo sistema di gioco».
Da un centrocampo, si diceva, all’altro. Non più cinque ma quattro uomini davanti alla solita linea a tre. Payero ci scherza su: «Penso si corra un po’ di più».
Poi chiarisce: «Comunque mi trovo bene in questa posizione, l’ho già ricoperta in Inghilterra e al Boca. Ho giocato per tanto tempo anche in posizione più avanzata. Il calcio di oggi è variabile e saper giocare in più zone aiuta. Credo di poter fare quello che mi verrà chiesto».
Un’altra occhiatina indietro, perciò. Non in patria né al Regno Unito, bensì alla stagione passata: diversi gli acciacchi coi quali il ragazzo s’è trovato a dover fare i conti. In mezzo, poche gioie, seppur condite da sprazzi di talento e carattere. «È stata una stagione difficile per me e posso migliorare nella costanza di rendimento per non perdere di qualità di gioco durante l'anno».
Qui, il retroscena: «A inizio anno non stavo al meglio fisicamente, sono tornato dalle vacanze e poi mi sono ritrovato subito a giocare con l’Udinese. Credo che la scorsa stagione mi abbia cambiato molto. Ora sto facendo bene la preparazione e voglio migliorarmi ancora. Sono molto felice, voglio dimostrare di essere da Udinese».
E un giorno, magari, pure da Nazionale. Un suo connazionale e predecessore, De Paul, con l’altro ex Molina si sta togliendo parecchie soddisfazioni nell’Albiceleste: «Sono da cinque anni che dimostrano di essere la squadra più forte del mondo, per me sarebbe un sogno giocare per la Nazionale, ma prima devo far bene qui con il club. Penso solo all’Udinese e a prepararmi al meglio».
Un altro argentino, il “Tucu” Pereyra, ha dato i suoi saluti alla squadra. Il testimone, adesso, passa a Payero: «Con lui parlo sempre, è un amico. Mi ha aiutato molto, ha dato tanto al calcio italiano».