La Polizia di Stato di Venezia è stata impegnata in un massiccio e mirato intervento all’interno di edifici dismessi nel centro urbano di Mestre e Marghera.
L’attività, destinata a contrastare l’occupazione abusiva di immobili nel territorio veneziano, è stata coordinata dalla Polizia di Stato di Venezia, con il prezioso contributo dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, ed è stata caratterizzata da mirati servizi che hanno avuto come obiettivo quello di sgomberare aree ed edifici dismessi, segnalati dai cittadini, usati molto spesso come bivacchi occasionali in condizioni di completo degrado, dove si è ritenuto potessero trovare rifugio soggetti irregolari sul territorio nazionale e dediti a reati sul territorio.
Il primo, coordinato dal Commissariato di Polizia di Marghera, è stato effettuato nel mese di giugno, ed ha avuto come risultato lo sgombero di due immobili a Marghera, da tempo segnalati come luogo di bivacco dalla cittadinanza.
All’interno, infatti, sono stati rinvenuti materassi, immondizia ed oggetti usati per il bivacco, nonché cinque soggetti, tutti di origine straniera ed irregolari sul territorio nazionale, con diversi precedenti di polizia per reati in materia di immigrazione, nonché per reati contro il patrimonio.
Pertanto, all’esito delle operazioni di sgombero i soggetti sono stati messi a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Venezia che si è immediatamente attivato portando all’emissione nei loro confronti di 5 ordini di allontanamento dal territorio nazionale.
Uno di loro inoltre, cittadino tunisino, con a suo carico numerosi precedenti di polizia per reati di varia natura, è stato accompagnato presso il Centro di Permanenza di gradisca di Isonzo, dove vi rimane in attesa di essere espulso dal territorio nazionale tramite un volo diretto in Tunisia.
L’attività di contrasto all’occupazione abusiva è poi proseguita nella settimana successiva con un altro, ancor più esteso, servizio congiunto coordinato dal commissariato di polizia di Mestre con ausilio dell’Arma dei carabinieri e della guardia di Finanza.
Nel corso di questa operazione, stavolta, sono stati controllati e sgomberati 8 edifici, tra cui abitazioni disabitate illegalmente occupate ed edifici chiusi ed abbandonati sia nella zona di Mestre che di Marghera.
All’esito dei controlli, in primo luogo è stato individuato, in un immobile a Marghera, un cittadino di origini tunisine senza fissa dimora, già gravato da numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio oltre che in materia di sostanze stupefacenti.
L’uomo è stato espulso, per ordine del Questore, dal territorio nazionale.
Inoltre, nel corso del controllo di un edificio sito in via della Pila a Marghera, i poliziotti hanno individuato tre soggetti, tutti di nazionalità straniera, i quali, alla vista degli agenti hanno tentato la fuga.
I tre uomini, prontamente fermati, oltre ad essere risultati tutti sprovvisti di un valido documento di riconoscimento, non sono stati in grado di giustificare la loro presenza in quei luoghi e pertanto sono stati fatti allontanare.
L’11 luglio è stata effettuata una nuova attività congiunta tra il personale del Commissariato di Mestre e l’Arma dei Carabinieri, sempre nel medesimo territorio urbano ma in edifici diversi, all’esito della quale, in due immobili, un edificio dismesso di Marghera ed una casa abbandonata di Mestre, sono stati trovati 4 cittadini stranieri.
Il16 luglio è stato effettuato un nuovo servizio congiunto coordinato dal Commissariato di Mestre con la collaborazione dei Carabinieri, all’esito del quale sono stati visitati nuovamente 8 edifici nella zona di Mestre e Marghera, alcuni dei quali già precedentemente controllati, i quali, a seguito dei precedenti servizi, sono stati trovati sgombri e, nel caso di due edifici abbandonati di Marghera, non più materialmente agibili, essendone stati correttamente murati gli accessi.