Oltre 4 mila abitanti in più negli ultimi dieci anni, con una vera impennata tra 2022 e 2023 quando la popolazione di Treviso è passata dagli 84.852 residenti di fine 2021 agli 86.753 registrati ad oggi, in crescita. Sono i numeri di una Treviso che cresce, vede allontanarsi sempre più la depressione di inizio 2000 quando la popolazione toccò il fondo mai visto degli 81 mila abitanti, e potrebbe arrivare a fine anno a tagliare il traguardo degli 87 mila residenti. Ma c’è un ma. A ripopolare la città sono stabilmente i single.
I numeri sono quelli che verranno presentati ufficialmente martedì 30 giugno in consiglio comunale come allegato al Documento Unico di Programmazione, ovvero le linee guida per lo sviluppo cittadino definite dal Comune per il prossimo triennio. E sono numeri che non vanno presi alla leggera.
Da anni il numero delle cosiddette famiglie “monocomponente” continua a crescere a dispetto della stagnazione di tutte le altre tipologie di nuclei familiari residenti.
Nel 2015 i single erano 15.629, oggi sono 17.889, pari al 44% delle famiglie presenti in città, in crescita del 4% abbondante rispetto al 2015 secondo un trend che – se continuasse a replicarsi – porterebbe le famiglie monocomponenti ad essere la metà del totale entro il 2030.
Ad oggi comunque oltre duemila nuclei “single” in più, che di fatto equivalgono quella che è stata la crescita della popolazione nell’ultimo biennio.
Di contro a calare sono le famiglie intese in senso classico, ovvero coppia con prole. I nuclei a tre componenti erano 6.288 nel 2015, sono passati a 6.053 a fine 2023; oltre duecento in meno, per nulla compensate dalle 41 famiglie in più nella fascia da 4 componenti in su, che potrebbe tenere conto però che di anziani a carico. Perché anche il dato degli over 80 non può essere tenuto in secondo piano.
A darci un quadro di come la denatalità pesi, e come aumenti di contro l’anzianità della popolazione trevigiana sono ancora i numeri delle tabelle contenute nel Dup. Nel 2015 i bambini under 14 residenti erano 10.422, a inizio di quest’anno 9.821.
I bambini di allora sono diventati adolescenti (+1500 residenti circa nella fascia 15-29 dal 2015 ad oggi). Nelle altre fasce di età la stasi è palese, e quando non c’è, dimostra chi siano i nuovi residenti che hanno trovato casa a Treviso, i famosi single.
La fascia 30-44 anni è calata, passando da 15.339 residenti a 14.681; ad aumentare invece i 45-64enni passati da 24.787 di otto anni fa a 26.284 di oggi. Più o meno stabili i 65-79enni (da 14.218 del 2015 a 14.558 ora) mentre gli over 80 sono cresciti di novecento unità circa dal 2015. Gli ultra sessantacinquenni, per usare il dato dell’età pensionabile, oggi sono 22.841; nel 2015 erano 21.641.
I bambini? Soprattutto di stranieri. Altro dato chiarito dal Comune. «La popolazione straniera residente (oggi circa 13 mila persone, ndr) si conferma una compagine demografica molto giovane» sottolinea lo studio del Comune, «se si pensa che il 15% degli stranieri sono bambini in età scolare e ben il 68% ha meno di 45 anni». I riflessi di questa situazione si sono visti, e si vedranno, prima di tutto nell’ambito scolastico. «L’anno scolastico 2022/2023 segna, rispetto al precedente, una diminuzione del numero di iscrizioni» evidenzia Ca’ Sugana, «sia come dato complessivo sia come singolo ambito (infanzia/primaria/secondaria di primo grado), flessione che si ritiene dipenda dal calo demografico. Il Comune di Treviso, comunque, rimane polo d’attrazione per i residenti nei Comuni limitrofi».
Ma ormai il tema della mancanza di prime elementari, e della riorganizzazione dei plessi, è materia ufficiale di studio.