Reti tagliate, con intrusioni all’interno delle proprietà private, e incubo furti che aleggia tra i residenti. È alta l’attenzione nel quartiere di San Lorenzo, ad Abano. In particolare sono state colpite in questi giorni alcune abitazioni situate in via San Lorenzo, Sartorio e Bernardi. Fatti simili si erano registrati di recente anche in via Malachin, Romana e Tito Livio.
«Numerose famiglie sono state visitate da questi ospiti indesiderati», racconta una residente, C.D. «Sono entrati nelle proprietà esterne – giardini, terreni, orti – tagliando le recinzioni. Non ho al momento notizie ufficiali se siano stati portati via beni preziosi. Le vie Sartorio e San Lorenzo sono spesso nel mirino dei malviventi, non se ne può più. I carabinieri sono stati chiamati e hanno effettuato dei giri d’ispezione».
C’è chi ha dovuto trovarsi di fatto a tu per tu con i predoni. «Hanno tagliato la recinzione e rotto una tapparella», racconta invece A.L. «Mia madre, allertata dai rumori, ha acceso la luce esterna e sono scappati».
«Da noi hanno tranciato la rete, sul lato del campo», aggiunge R.N.
Una situazione che preoccupa e che si protrae ormai da molto tempo nelle aree a ridosso delle zone centrali di Abano.
«Anche da me sono passati di recente intorno alle 23 in zona strada Romana», svela S.D. «Mi hanno scardinato il balcone e la finestra che dà sui campi verso Giarre. Hanno rovistato dappertutto. Non avevo nulla di prezioso. Hanno quindi pensato bene di prendere generi alimentari. Ma il danno all’infisso ha un costo notevole. Ora non si sta più tranquilli, si dorme poco e male dal pensiero».
«Condivido le preoccupazioni dei cittadini sul tema della sicurezza, che ultimamente è molto sentito per via dei fatti incresciosi che si stanno ripetendo con pericolosa frequenza», le parole del consigliere di opposizione Luigi Ciccarese. «È chiaro che siamo su un piano assai diverso rispetto al fenomeno dell’imbrattamento nei parchi di cui si è parlato recentemente, perché la sicurezza nelle proprie abitazioni è un tema estremamente delicato, su cui invito le autorità ad intervenire con sempre maggiore vigore, solerzia ed efficacia. Abano è sempre stata un’isola felice sotto questo punto di vista e proprio per questo occorre alzare la guardia».
E Maurizio Tentori, presidente del comitato Abano dice No, chiosa: «Urge implementare sempre di più il sistema di videosorveglianza», osserva. «Questi soggetti vanno individuati e puniti».