Da Umago, il nostro inviato
[2] L. Musetti b. J. Mensik 6-4 6-1
Lorenzo Musetti raggiunge la finale al Plava Laguna Croatia Open Umag, la quarta in carriera, battendo il n. 81 ATP Jakub Mensik 6-4 6-1 in un’ora e 16 minuti. Una sfida, inedita, dominata dall’azzurro, con solo il controbreak per il 3 pari nel primo parziale a dare l’illusione di un equilibrio che, viceversa, si è dissolta definitivamente già nel game successivo.
Un Mensik – obiettivamente quasi privo del primo servizio, 44% – che ha cercato di essere quello più aggressivo, ma ha pagato una scarsa continuità con troppi errori; anche in difficoltà negli spostamenti laterali, soprattutto sul lato destro, e l’azzurro è stato perfetto nell’usare il campo per non farlo quasi mai giocare comodo dalla stessa piastrella, contenendo e anzi ribattendo con altrettanta se non più velocità le pallate ceche, forse troppo pulite per infastidirlo, e al contempo decidendo lui l’esito del punto nei momenti che davvero contavano.
A proposito di contare, 15-3: è il bilancio vittorie/sconfitte di Lorenzo dopo il Roland Garros.
Mensik sceglie di partire al servizio, ma al terzo game la prima non gli entra, il dritto neppure e Lorenzo sorpassa, confermando prontamente per il 3-1. Jakub indovina un gran game di risposta, si crea le occasioni per colpire il dritto a sventaglio facendo buchi per terra e rientra sul 3 pari. Non cavalca però l’onda favorevole, il diciottenne ceco, anzi: altri errori non forzati e cede di nuovo la battuta.
Musetti tiene e alcuni minuti dopo va servire: una smorzata di dritto nonostante l’ottima risposta ceca e il dritto al volo dopo il kick gli valgono il 30-0 – è evidente che nel game più importante vuole essere lui a decidere. Mensik si fa vivo distruggendo una seconda azzurra, mentre il nostro manca la finalizzazione di uno scambio ben costruito, 30 pari. All’appello risultano stranamente assenti gli errori di Jakub e infatti ne arrivano due, 6-4 Musetti.
46% di prime nel primo parziale per Mensik e non è che inizi il secondo con altri numeri, tutt’altro: Lorenzo fa male pur rispondendo da lontano, quando si scambia muove la palla con efficacia e parte subito avanti. Consolidato il vantaggio, ha la chance di tenere aperto anche il terzo gioco, ma Jakub si supera nel recupero del drop shot. Il numero 2 d’Italia non si scompone, anche facilitato da una prima battuta ceca che rimane sotto il 50% offre qualche perla e tira dritto, 5-1. Mensik vince un paio di punti con il serve&volley (senza bisogno di volleare) ma è poco reattivo, l’espressione del viso non è quella delle giornate migliori; Musetti gli forza altri errori e chiude 6-1.
Sabato alle 20 finale contro Francisco Cerundolo, battuto due anni fa in semifinale ad Amburgo e nel 2020 al Challenger di Cordenons. In terra tedesca c’era stata appunto la sua prima finale (vinta), a cui fece seguito lo stesso anno quella sul duro di Napoli (altro trofeo), mentre lo scorso giugno Lorenzo è arrivato in fondo al Queen’s. Quarta finale in carriera, dunque, si ritorna sulla terra battuta. Poi ci sarà l’aero privato messo a disposizione dal torneo per volare a Parigi.