I mille pezzi del puzzle scaturiti dalla condanna inflitta a Kamila Valieva sono quasi tutti tornati al loro posto. Oggi, giovedì 25 luglio, il Tribunale Arbitrale dello Sport ha ufficialmente respinto il ricorso presentato dalla Russia dopo la riassegnazione dei posti nel Team Event delle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022, dove la squadra europea è scivolata dal primo al terzo posto.
A seguito decisione dell’ISU di riformulare la classifica della prova a squadre olimpica cancellando i punti ottenuti dall’allieva di Eteri Tutberidze, la Federazione russa e i pattinatori coinvolti (Aleksandr Galliamov, Nikita Katsalapov, Mark Kondratiuk, Anastasia Mishina, Victoria Sinitsina e Kamila Valieva) avevano sporto ricorso al CAS per una nuova riclassificazione. Le autorità giudicanti hanno tuttavia espresso parere contrario al termine dell’udienza svoltasi il 22 luglio. Più avanti il Tribunale fornirà alle parti le motivazioni della sentenza.
La matassa è dunque quasi sciolta. E il “quasi” è necessario. Perché al momento al vaglio del CAS c’è un altro ricorso, presentato invece dalla squadra canadese che, invece, vorrebbe assegnato il terzo posto nel Team Event, lamentando la mancata riallocazione dei punti da parte dell’ISU che, nella fattispecie, si è solo limitata a cassare il totale di Valieva tra i due segmenti senza intervenire sulle altre partecipanti.
In tal senso, a margine del comunicato stampa diramato nella giornata odierna si fa riferimento anche al caso canadese, specificando che però non è ancora stata stabilita una data per aspettare la sentenza.