Da Atene 1896 a Tokyo 2021, la scherma ha assegnato 668 medaglie, conquistate da ben 38 entità nazionali differenti. Alcune di esse sono ormai defunte e, per dare un’idea di quanto siano profonde le radici olimpiche della disciplina, basti pensare che l’attuale Repubblica Ceca non è salita sul podio solo come Cecoslovacchia, ma addirittura anche come Boemia!
Tokyo ha accolto nella famiglia delle nazioni medagliate sia l’Estonia che Hong Kong. Un focolare sempre più ampio, nel quale il prossimo ingresso appare annunciato. Parliamo del Canada, un movimento in prepotente ascesa nel panorama schermistico.
A livello individuale, i migliori risultati mai conseguiti dal Paese della foglia d’acero sono rappresentati dai quarti di finale raggiunti dalle fiorettiste Eleanor Harvey e Kelleigh Ryan rispettivamente a Rio de Janeiro 2016 e a Tokyo 2021. Curioso notare come la prima sia stata sconfitta dalla tunisina Inès Boubakri, poi entrata nella storia come la prima donna africana a issarsi sul podio olimpico. Il destino aveva in serbo qualcosa di diverso dalla medaglia canadese, evidentemente.
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Anche nelle prove a squadre, il Canada non hai chiuso nelle prime tre posizioni. Esistono però due quarti posti nella spada. Quello maschile nell’edizione boicottata di Los Angeles 1984 e quello femminile in un concorso pienamente legittimo come quello di Atene 2004.
A Parigi 2024 si concretizzerà una “prima volta” annunciata? In tal senso, i riflettori sono puntati soprattutto su Jessica Guo nel fioretto femminile. La diciannovenne di Toronto, numero 8 del ranking mondiale e campionessa iridata junior in carica, è una delle principali alternative al quartetto di favorite composto dalla statunitense Lee Kiefer e dalle tre italiane Alice Volpi, Martina Favaretto, Arianna Errigo.
Sulle pedane della capitale francese vedremo anche la spadista sedicenne Ruien Xiao, già salita estemporaneamente sul podio in Coppa del Mondo. Inoltre, in ottica futura, la “rampa di lancio” ha già pronte Yunjia Zhang (coetanea di Xiao) nel fioretto e soprattutto Julia Yin (classe 2009) nella spada.
Insomma, l’arrivo del Canada nel novero delle nazioni capaci di fregiarsi di una medaglia olimpica è prossimo. L’unico “se” è rappresentato dal momento e dal luogo in cui si materializzerà. Se non sarà a Parigi nei prossimi giorni, verosimilmente sarà in California, fra qualche anno…