Ivrea. Esordio per i quattro consiglieri regionali del Canavese nel primo consiglio della XII legislatura tenutosi lunedì alle Officine Grandi Riparazioni di Torino. Tra i banchi dell’opposizione, eletti nel Partito democratico, Alberto Avetta e Mauro Salizzoni. In maggioranza, invece, siedono Sergio Bartoli, già sindaco di Ozegna, eletto nella lista civica di Cirio, e Mauro Fava, di Cuorgnè, Forza Italia.
Bartoli è stato l’unico esordiente, mentre Fava, Salizzoni e Avetta sono stati confermati avendo già occupato la carica di consigliere nella precedente legislatura. Avetta e Bartoli hanno preso subito posto negli scranni loro assegnati in Consiglio regionale, mentre Fava si aggiunto successivamente quando l’assemblea ha deliberato la surroga. Surroga avvenuta sulla base della nuova legge elettorale regionale che prevede, qualora un consigliere eletto venga nominato assessore lasci temporaneamente il suo seggio in consiglio al primo candidato non eletto. Così è stato per Andrea Tronzano, eletto per Forza Italia nella circoscrizione della Città metropolitana, che essendo stato nominato nuovamente assessore alle attività produttive e al bilancio ha lasciato il posto a Mauro Fava, primo escluso degli azzurri.
Salizzoni, essendo il consigliere più anziano, ha fatto le veci pro tempore del presidente per i primi adempimenti consiliari (nella precedente legislatura era stato vicepresidente). Nessuno dei canavesani è stato scelto per i ruoli dirigenziali del consiglio regionale che ha visto nelle persone di Davide Nicco (Fratelli d’Italia) eletto a presidente del Consiglio, Franco Graglia (Forza Italia) e Domenico Ravetti (Pd) vicepresidenti, segretari Fabio Carosso (Lega), Mario Salvatore Castello (lista Civica Cirio) e Valentina Cera (Avs).
Ai canavesani potrebbero essere destinati ruoli importanti nelle commissioni consigliari permanenti. Incarichi che, però, saranno resi noti solo con la prossima seduta che si riunirà verosimilmente la prossima settimana. Rispetto alla precedente legislatura, l’undicesima, il Canavese si è visto ridimensionare la presenza di rappresentanti. Cinque anni fa in Consiglio erano entrati oltre ai già citati Fava, Salizzoni e Avetta anche i leghisti Andrea Cane, Claudio Leone e Gianluca Gavazza. Questi ultimi, però, non sono risultati eletti.