PAVIA. Realizzare Comunità energetiche rinnovabili. È questo l’obiettivo dell’amministrazione Lissia che ha deciso di riservare al Comune il ruolo di soggetto promotore delle Cer di cui possono far parte, oltre all’ente comunale, anche cittadini, piccole e medie imprese, ma anche grandi stakeholder istituzionali, come ospedali, Università, Camera di Commercio.
Esperienza nuova
«Il Comune parte da zero e si fa promotore nel costituire Comunità energetiche che consentano benefici ambientali, in quanto si riducono le emissioni di Co2 e si aumenta la produzione di energia da fonti rinnovabili, benefici economici, in quanto vi è una tariffa incentivante per energia autoprodotta e, in caso di produzione aggiuntiva, vi è la possibilità di rivenderla, e benefici sociali, perché consente l’indipendenza energetica – spiega l’assessore all’Ambiente Lorenzo Goppa -. I nostri principali interlocutori saranno le persone in difficoltà economica. Non va dimenticato che la povertà energetica riguarda anche le fasce medie della popolazione». I cittadini avranno tre possibilità: diventare produttori di energia rinnovabile installando impianti fotovoltaici, entrare a far parte della Comunità consumando l’energia prodotta da altri, oppure essere sia soci produttori che consumatori.
Le iniziative
«Intendiamo creare un gruppo di lavoro, di cui faranno parte figure politiche e tecniche, e organizzare incontri nei singoli quartieri per spiegare benefici e modalità – fa sapere Goppa -. E intendiamo dialogare con altre realtà, come Università e ospedali, per capirne l’interesse. Il Comune, che intanto avvierà una mappatura degli edifici pubblici più energivori e valuterà, anche tenendo conto dei possibili vincoli, dove realizzare gli impianti, svolgerà un ruolo attivo, non solo per aggregare cittadini disposti a condividere impianti di produzione di energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile, ma anche per definire un modello di governance a responsabilità diretta alla base della quale, cittadini, associazioni e realtà imprenditoriali, condividano un insieme di regole sulla gestione della comunità stessa».
Compito del Mezzabarba sarà anche quello di redigere uno studio di fattibilità che valuti, partendo da un completo quadro conoscitivo delle risorse e dei fabbisogni della comunità, le questioni tecniche, amministrative, giuridiche ed economiche. Stefania Prato