“Le polemiche dei mesi scorsi su di me? Non le ho ascoltate: quando uno fa questo mestiere da quarantadue anni, le polemiche non le ascolta. Anche perché se uno ha alle spalle 2.870 puntate e non trovano nient’altro contro quella persona, fanno la polemica. Che è sterile, mi fa rimanere male, mi delude, perché io i numeri li ho sempre fatti”, spiega Pino Insegno all’Adnkronos. Il conduttore è da anni amico di Giorgia Meloni, avevano fatto discutere i suoi numerosi passaggi a Palazzo Chigi, la conduzione degli eventi elettorali di Fratelli d’Italia e l’ascesa in Rai.
L’ex volto della Premiata Ditta da settembre a dicembre aveva condotto su Rai2 “Il Mercante in Fiera“, ottenendo ascolti flop, in extremis era stato sostituito a “L’Eredità” e spostato su “Reazione a Catena“: “È una sfida che stiamo vincendo già da qualche mese. Continuerà mi auguro con questo andamento fino a novembre. L’avevo trovata già così, ed è bello che continui così nonostante il periodo non facile. Dalle elezioni europee, Europei di atletica, Roland Garros, Wimbledon, Europei di calcio, manca solo il torneo di scopa e tresette”, ironizza il conduttore.
In realtà, pur trattandosi di un format blindato, “Reazione a Catena” con la conduzione di Pino Insegno segna un calo rispetto allo scorso anno, tra i 3 e i 4 punti di share. Un calo registrato anche nei giorni, moltissimi, in cui non ha affrontato gli Europei su Rai2 e già verificatosi nelle prime due settimane di programmazione, pur sfidando, a differenza dello scorso anno, il competitor in replica “Caduta Libera“.
Un calo anche di appeal, con assenza di traino social. “E’ molto bello il format, basta dargli quel pizzico di valore aggiunto da parte di chi lo fa. È come interpretare un bellissimo testo, dipende da chi lo fa e da come lo fa, ma di partenza è un format bellissimo”, aggiunge Insegno che resterà alla guida del preserale fino al prossimo 2 novembre. Per lui è arrivo anche un varietà in prima serata di Rai1 “Il buono, il brutto e il cattivo” in onda il 3 e il 10 gennaio: “Accetto le critiche, quelle sì, possono anche essere costruttive ma d’altronde si sa, il successo ha tanti padri, e l’insuccesso è orfano. La sfida vera, la migliore, sarà quella che inizierà da gennaio. Quella sì, una bellissima idea, un bel percorso, con me ci saranno Luca Ward e Pannofino. Un’avventura molto intrigante. Vedremo“.
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