Condanna l’aggressione subita dal giornalista Andrea Joly da parte di militanti di Casapound, ma avverte: “Ci vuole un modo più attento di fare le incursioni legittime da parte dei giornalisti. La persona aggredita, a cui va la mia solidarietà, non si è mai dichiarata giornalista“. E’ polemica dopo le parole pronunciate da Ignazio La Russa. Durante la Cerimonia del Ventaglio, il presidente del Senato ha commentato i fatti di sabato sera a Torino, dove un cronista del quotidiano La Stampa è stato picchiato da militanti di estrema destra nel locale Asso di Bastoni, mentre filmava la “Festa della Torino nera”. “Sulla vicenda di questi giorni, ho una posizione di assoluta e totale condanna”, ha detto La Russa, che poi però ha aggiunto: “Ci vuole un modo più attento di fare le incursioni legittime da parte dei giornalisti. La persona aggredita, a cui va la mia solidarietà, non si è mai dichiarata giornalista. Non sto giustificando niente. Non credo però che il giornalista passasse lì per caso, trovo più giusto se l’avesse detto. Ma questo non può giustificare minimamente l’azione violenta”.
L’attacco delle opposizioni – Parole che hanno esposto La Russa alle polemiche dell’opposizioni. “Giudico inaccettabili le dichiarazioni del presidente La Russa. Come se l’essere andato lì di proposito o l’aver fatto il suo mestiere in incognito come spesso accade, cambiasse qualcosa rispetto all’estrema gravità di quanto accaduto. Il diritto di cronaca in luogo pubblico non può mai essere represso con la violenza, a prescindere dalle modalità del suo esercizio”, dice il capogruppo M5S al Senato, Stefano Patuanelli. “Se non vuoi essere picchiato, ti devi dichiarare giornalista: il presidente del Senato non è solo imbarazzante, ma anche ingiustificabile, a tal punto che, di fronte ai fascisti di Casapound, trova il modo di fare una reprimenda nei confronti del giornalista Andrea Joly, colpevole di non essersi dichiarato e di aver fatto un’incursione giornalistica incauta”, scrive in una nota il parlamentare di Alleanza Verdi Sinistra Angelo Bonelli. “Fare il giornalista per i fascisti è insopportabile, come dimostrato dall’inchiesta di Fanpage. Ancora una volta, per il cerchio magico di Giorgia Meloni, sono i giornalisti la causa dei problemi e non chi picchia e intimidisce. Vergogna La Russa”, aggiunge il leader ambientalista. Dell’inchiesta di Fanpage ha parlato anche La Russa, incalzato sul punto da una domanda dei cronisti. “Prima di tutto una condanna senza se e senza ma a ogni ipotesi di violenza: segna infingimenti c’è, c’è stata e ci sarà sempre da parte mia”, ha detto l’esponente di Fratelli d’Italia, che poi ha criticato le modalità d’infiltrazione della testata nei ranghi di Gioventù nazionale. “Il giornalismo d’inchiesta è sempre esistito – ha detto – Anche l’inserimento subdolo, mascherato, fa parte della professione. Mi piacerebbe solo che fosse a 360 gradi: questo darebbe maggiore credibilità a questo tipo di inchiesta”.
“Sostegno a Casapound paragonato alle Feste dell’Unità” – È invece un’altra parte delle dichiarazioni della seconda carica dello Stato quella criticata da Marco Meloni, senatore del Pd. “Durante la Cerimonia del Ventaglio il presidente La Russa ha paragonato il sostegno, da lui espresso nel 2019, alle manifestazioni di CasaPound alla sua partecipazione alle Feste dell’Unità. Che la seconda carica dello Stato rivendichi la opportunità di una legittimazione culturale di un movimento di ispirazione fascista e paragoni le sue manifestazioni alla festa di una forza democratica, quale è il Partito Democratico, è vergognoso e inaccettabile. Tutte le forze democratiche hanno di dovere di opporsi con fermezza a questa deriva. Certo, ora capiamo meglio perché la destra estrema attualmente al potere in Italia si rifiuta di sciogliere Casa Pound”, dice il questore di Palazzo Madama.
“Angelucci non ha il dominio della stampa” – Ma le critiche sulle dichiarazioni di La Russa non finiscono qui. Anche le opinioni espresse dall’esponente di Fratelli d’Italia sulla possibile acquisizione dell’agenzia Agi da parte di Antonio Angelucci, parlamentare della Lega, provocano polemiche. “Se lei pensa che i giornali di Angelucci abbiano il dominio della stampa allora ha bisogno di rafforzare la sua conoscenza. Non mi pare che Angelucci, qualunque sia la valutazione, condizioni la comunicazione, più di quanto fa il mio amico Cairo“, ha detto il presidente del Senato, rispondendo alla domanda di un cronista. “Ignazio La Russa difende Angelucci e la prospettiva di una acquisizione di Agi attaccando altri editori ma dimenticandosi di dire che Angelucci – anche se non mette piede alla Camera nemmeno per sbaglio – è un parlamentare di maggioranza e che è proprio quello l’inghippo per l’indipendenza della seconda agenzia di stampa del Paese che tutti in Italia e in Europa vedono. Tutti, tranne Ignazio La Russa”, dice Barbara Floridia, senatrice del M5s e presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai.
“Non ho sentito Natoli” – La seconda carica dello Stato si è espressa anche sul caso di Rosanna Natoli, ex componente della commissione disciplinare del Csm e consigliera laica in quota Fratelli d’Italia, finita della bufera per aver violato il segreto della camera di consiglio con una magistrata sottoposta a procedimento disciplinare dalla sua stessa sezione.”Non ci siamo sentiti in questi giorni. Non dò consigli, così come lei non ne chiede a me io non ne chiedo a lei”, ha replicato poi La Russa a chi gli domandava se avesse consigli da dare alla componente del Csm, sua concittadina (entrambi sono originari di Paternò, in provincia di Catania), che non si è ancora dimessa da Palazzo dei Marescialli, facendo infuriare il Quirinale. E a proposito di Colle, La Russa ha negato di ambire alla presidenza della Repubblica: “Una carica che potrebbe mancarmi in futuro è il mantenimento della presidenza dell’Inter club del Parlamento e spero che anche dopo mi venga conservata. Non ho altre ambizioni”.
L'articolo Giornalista aggredito da militanti Casapound, La Russa: “Condanna totale, ma lui non si è qualificato”. M5s e Avs: “Inaccettabile” proviene da Il Fatto Quotidiano.